BUONO A SAPERSI

di Maria Vittoria Giannotti, ufficio stampa AOU Meyer

Sono morbidi, indifesi e profumano di latte. La tentazione di riempirli di coccole, quindi. può diventare davvero irresistibile. Ma i neonati vanno maneggiati con cura. Le nonne di una volta, consapevoli di quanto le malattie infettive potessero essere pericolose per i più piccoli, non si stancavano di ripeterlo: i neonati non vanno baciati. E la raccomandazione, nonostante i progressi della medicina, è valida ancora oggi. A spiegare i motivi che consigliano di essere prudenti è Giovanni Poggi, pediatra del Meyer. “I neonati – spiega – non hanno un profilo immunologico ben sviluppato e sono quindi più esposti a prendere malattie batteriche e virali. E anche il decorso di alcune di queste patologie può essere più grave per loro”. Quindi è buona norma che gli estranei stiano lontani dai più piccoli, ma anche i genitori e i fratellini e sorelline devono fare attenzione e limitare gli slanci di affetto.

Particolarmente insidioso, per un sistema immunitario ancora in via di sviluppo, può essere l’herpes: può portare danni neurologici severi e può rivelarsi perfino fatale. “Se la mamma ha contratto l’infezione – spiega Poggi – può essere utile fare ricorso a una mascherina e stare il più possibile a distanza”. Tra le raccomandazioni del pediatra, quella di evitare di baciare le mani. I neonati hanno infatti l’abitudine di metterle in bocca. E se le dita sono state contaminata dai germi contenuti nella saliva dell’adulto, possono finire direttamente in bocca. Queste attenzioni devono essere osservate soprattutto nei primi sette-otto mesi di vita, ma la prudenza è consigliata fino all’anno di età.