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PAROLA DI ESPERTO

È uno dei disturbi più comuni, ma, nel caso in cui si presenti, può essere consigliabile rivolgersi a uno specialista. Stiamo parlando della congiuntivite: Roberto Caputo, responsabile dell’Oftalmologia pediatrica del Meyer spiega questa patologia dell’occhio, rispondendo a sei semplici domande.

Che cosa è la congiuntivite?
La congiuntivite è un’infiammazione del tessuto che riveste l’occhio e che lo protegge dagli ambienti esterni.

Quali cause ha?
La congiuntivite può essere di origine infettiva (batterica o virale) oppure di tipo allergico. Nel primo caso spesso si associa a infezioni delle vie aeree superiori. Nelle forme allergiche invece può essere associata ad altri fenomeni allergici come,per esempio, la rinite.

Quali sono i sintomi della congiuntivite?
I bambini affetti da congiuntivite si lamentano di prurito, bruciore e lacrimazione. Gli occhi sono arrossati e possono avere secrezione mucosa o purulenta in base alla causa che la ha determinata.

Qual è la terapia?
La maggior parte delle congiuntiviti guarisce da sola, magari aiutata da una pulizia delle palpebre. Nei casi infettivi più complicati si ricorre all’uso di colliri antibiotici. Le forme allergiche invece vengono trattate con antistaminici e solo nelle forme gravi si ricorre all’uso di colliri corticosteroidei ma soltanto sotto controllo dello specialista oculista.

Ci sono delle misure da adottare per prevenire la congiuntivite?
Nei periodi di epidemia di forme infettive è bene fare attenzione ai contatti diretti con pazienti affetti oppure con effetti personali. In casa per esempio è bene che il bambino con la congiuntivite usi un asciugamano soltanto per se’ in quanto potrebbe essere mezzo di trasmissione

Esiste anche una congiuntivite allergica?
Come dicevamo esistono varie forme di congiuntivite allergica. In campo pediatrico la più importante è la rinocongiuntivite allergica che di solito è legata all’allergia a pollini, peli di animali o acari della polvere.
Esiste però una forma più grave che si chiama cheratocongiuntivite primaverile o Vernal. Questa forma, che peggiora nel periodo estivo con l’esposizione ai raggi ultravioletti, è molto più grave come sintomatologia e può colpire anche la cornea potendo provocare anche alterazioni della funzionalità visiva. Il sintomo tipico è la fotofobia e all’esame oculistico sono presenti segni clinici particolari come le papille giganti e i noduli limbari la cui presenza permette di confermare la diagnosi. In questi casi la terapia necessita dell’uso di colliri contenenti cortisone o ciclosporina.