BUONO A SAPERSI

di Patrizia Botarelli, pediatra Pronto soccorso AOU Meyer

I bambini sono soggetti più a rischio per intossicazione da molteplici sostanze le più frequenti sono i farmaci e i prodotti domestici. I bambini sono curiosi, imitano gli adulti e sono attratti da tutto ciò che è nuovo e colorato. Per questo motivo se vedono un familiare assumere una compressa saranno tentati di fare lo stesso se quella “piccola scatola che contiene piccole caramelle colorate” si trova in posto per loro visibile e raggiungibile. Stesso rischio lo correranno se uno spray colorato o pasticche morbide per lavastoviglie e lavatrice saranno alla loro portata e le avranno viste usare da chi si prende cura di loro.

Consideriamo che l’80% delle intossicazioni avviene in ambiente domestico e più di un terzo in cucina e quindi in quella casa che dovrebbe essere il posto più sicuro per i nostri bambini e nell’ambiente dove più spesso si condividono i momenti di tutta la famiglia!

L’età più a rischio è quella tra tra 1 e 4 anni, quando il bambino comincia a esplorare l’ambiente circostante ma anche nei primi mesi ci possono essere rischi di intossicazione per errore nella somministrazione di farmaci, sovraddosaggio o scambio per confezioni simili.

Quindi la prima misura da prendere per proteggere i nostri piccoli è tenere tutto lontano dai loro occhi e dalle loro mani e non farci vedere mentre utilizziamo tutte le sostanze potenzialmente pericolose.

Se nonostante tutte le precauzioni prese, purtroppo il contatto è avvenuto, o anche è solo sospetto, non si deve perdere la calma; si deve valutare se il bambino presenta sonnolenza, irritabilità, movimenti anomali degli arti o disturbi dell’equilibrio, colorito della pelle pallido o eccessivamente arrossato, eccessiva lacrimazione o salivazione. In questo caso è necessario chiamare subito il 118 per far portare il bambino al Pronto Soccorso più vicino. Nell’attesa assolutamente non far vomitare il bambino o rimuovere forzatamente compresse presenti nella bocca del bambino perchè questa manovra potrebbe provocare lo scivolamento del corpo estraneo nelle vie aeree. Nel caso in cui il bambino non manifesti alcun disturbo, non possiamo escludere l’intossicazione perché alcuni farmaci hanno un periodo di latenza prima di manifestare i loro effetti; in questo caso è comunque necessario identificare la sostanza implicata, cercare di calcolare almeno approssimativamente la dose potenzialmente assunta, quanto tempo potrebbe essere passato dal contatto e chiamare il Centro antiveleni. Questi sono nove strutture sparse sul territorio nazionale che rispondono telefonicamente 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 a privati e operatori sanitari e forniscono indicazioni sulla tossicità di molteplici sostanze e sui provvedimenti da prendere.

E’ importante sapere che per alcuni farmaci anche solo una compressa può determinare gravi intossicazioni in un bambino: nel caso, anche solo sospetto, di ingestione di farmaci contenenti antistaminici, antidepressivi, calcioantagonisti o betabloccanti è necessario far valutare quanto prima il bambino presso il pronto soccorso più vicino.

Un suggerimento per chi accompagnerà il bambino in ospedale e che sarà estremamente utile per il personale sanitario, che valuterà il bambino, sarà poter visionare direttamente il prodotto sospetto. Quindi portare la confezione originaria o l’eventuale contenitore del tossico aiuterà a prendere più rapidamente i provvedimenti necessari per ridurre le conseguente dell’avvelenamento.

Ultimo suggerimento è quello di non conservare i farmaci fuori dalle loro confezioni o mescolati nei contenitori portapillole, perchè in questi casi potrà risultare difficile identificare il tipo o la dose del farmaco che il bambino potrebbe avere assunto. Se dovesse capitare di non ricordare il nome, cerchiamo almeno di sapere la patologia per cui questo farmaco era stato prescritto.

Per concludere, teniamo presente che per fortuna solo una piccola parte dei contatti con sostanze tossiche è in grado di provocare gravi avvelenamenti ma che in ogni caso un controllo accurato sarà spesso necessario e ,per aiutare i nostri bambini , sarà necessario non farsi prendere dal panico per fornire in modo preciso le informazioni che ci verranno richieste dal personale sanitario.