Per curare l’epilessia, il Meyer apre le porte della sala operatoria a ingegneri con una specifica formazione, che entrano a far parte dell'organico dell'Ospedale pediatrico fiorentino, grazie al sostegno della Fondazione Meyer. La presenza di questa figura professionale contribuisce a implementare l’utilizzo di quelle complesse tecniche di robotica stereotassica e di neuro-imaging estremamente utili per trattare in modo efficace a livello chirurgico alcune forme di epilessia che sono resistenti ai farmaci. La collaborazione tra medici e ingegneri, è ormai una prassi quotidiana, anche nell’Ospedale pediatrico fiorentino. Queste figure professionali lavorano in sinergia per programmare e portare a termine interventi mirati su piccoli pazienti che sono costretti a convivere con crisi epilettiche quotidiane che non rispondono ai farmaci. Le tecnologie ingegneristiche avanzate si sono ormai integrate nella pratica clinica del pediatrico fiorentino per creare percorsi diagnostico-terapeutici innovativi, con la ricerca di soluzioni personalizzate, calibrate su misura dei piccoli pazienti.

La chirurgia dell’epilessia ha lo scopo di liberare i pazienti da quelle crisi che possono diventare invalidanti per la vita quotidiana cercando al tempo stesso di minimizzare il rischio di deficit neurologici postoperatori.

Oggi un seminario organizzato al Meyer in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri di Firenze sarà l'occasione per gli specialisti dell’Ospedale di discutere con gli ingegneri dell'applicazione delle nuove tecniche di ingegneria alla chirurgia dell'epilessia. In occasione del convegno, un gruppo di ingegneri potrà assistere in videoconferenza ad un intervento neurochirurgico durante il quale le nuove tecniche saranno utilizzate per il trattamento dell’epilessia.