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PER I NOSTRI FIGLI

di Angela Pittari, pediatra di famiglia

Arriviamo all’ultima puntata del nostro approfondimento sulle dermatiti nei bambini, parlando con Angela Pittari, pediatra di famiglia, di dermatite atopica, la più comune malattia cutanea infiammatoria cronica dell’infanzia con una prevalenza del 15-20% nei paesi occidentali. È ritenuta la risultante di una complessa interazione tra predisposizione genetica (uno o più familiari affetti), difetti della barriera cutanea (carenza di una proteina strutturale) e deficit dell’immunità che si traducono in un processo infiammatorio cronico di varia intensità e gravità.

L’esordio, le zone e i sintomi. Nel 70% dei casi la malattia inizia dopo il 3° mese di vita (a differenza della dermatite seborroica che si manifesta fino al 3°mese) con lesioni eczematose, chiazze rotondeggianti rosse ed umide, localizzate in sedi diverse a seconda dell’età:
-nel bambino piccolo prevalentemente al viso, fronte, guance, mento con risparmio della zona intorno alle labbra, ma anche nell’area del pannolino e zone estensorie degli arti;
-nel bambino più grande al tronco, pieghe del gomito e ginocchio, intorno alla bocca, sulle palpebre e sul dorso delle mani.
Il prurito è il sintomo principale: provoca forte disagio e fastidio fino a disturbare la qualità della vita del bimbo, ne consegue intenso grattamento e di conseguenza frequenti infezioni batteriche soprammesse.

Recidive e miglioramenti. La storia naturale della dermatite atopica si caratterizza per le frequenti recidive (legate a fattori scatenanti come detergenti aggressivi, conservanti , alimenti, indumenti sintetici, polvere domestica, animali, infezioni virali, eventi emotivi e stressanti) con andamento stagionale (peggiore in autunno e inverno per il clima freddo e secco, peggiore in primavera per i pollini allergizzanti, decisamente migliore in estate).
Con la crescita si osserva, nella maggior parte dei casi, un significativo miglioramento fino alla guarigione spontanea della malattia anche se il bimbo presenterà sempre una cute facilmente irritabile e ipersensibile. Circa il 20% dei pazienti affetti da dermatite atopica continua però, ad esserlo anche in adolescenza ed oltre. Non è possibile, a tutt’oggi, dare un giudizio prognostico preciso anche se, un inizio precoce, la familiarità per DA, manifestazioni cliniche importanti, la sensibilizzazione ad allergeni inalanti (pollini, polvere, peli di animali…) o alimentari sono a favore di un successivo sviluppo di malattie respiratorie atopiche (asma bronchiale).

Come gestirla. Non esiste una terapia specifica e risolutiva della dermatite atopica: è più corretto parlare di gestione terapeutica da parte del pediatra o del dermatologo, che varia a seconda della manifestazione clinica (acuta o cronica) ed ha comunque come obiettivo il ripristino - o almeno il recupero - della funzione di barriera della pelle e la riduzione dell’infiammazione. A questo scopo si consiglia:

  • detersione quotidiana con detergenti oleosi senza sapone, né conservanti, né profumi
  • idratazione della pelle con emollienti applicati quotidianamente anche nelle fasi di remissione
  • uso di creme al cortisone per ridurre l’infiammazione (secondo la prescrizione del medico)
  • somministrazione di antistaminici per bocca per controllare il prurito (secondo la prescrizione del medico)
  • uso locale di antibatterici e antisettici per combattere eventuali infezioni batteriche soprammesse
  • allontanamento di tutte quelle cause che possono indurre un’esacerbazione della malattia.

Si può prevenire? È possibile prevenire la DA nei soggetti a rischio, cioè in quei soggetti con familiarità positiva? Alcuni consigli:

  • allattare al seno il più a lungo possibile
  • proteggere la pelle dal freddo intenso (irritazione e secchezza) e dal caldo eccessivo (sudorazione, che aumenta il prurito)
  • soggiornare in ambienti ben aerati ed evitare inquinanti (fumo di sigaretta, profumi per ambienti, animali con pelo lungo)
  • indossare capi di fibra naturale (cotone e lino)
  • dopo bagni in piscina (cloro) fare una doccia per 5-10 minuti con detergenti delicati e applicare quindi una crema emolliente
  • utilizzare continuamente i detergenti e gli emollienti consigliati, anche nei periodi di remissione onde evitare le recidive.