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BUONO A SAPERSI

a cura di Franco Trabalzini, responsabile dell’Otorinolaringoiatria AOU Meyer

È un disturbo piuttosto comune, ma molto fastidioso: stiamo parlando della sinusite, un’infezione che colpisce i seni paranasali. I sintomi? Oltre al classico naso tappato, i più piccoli possono sviluppare una febbricola, mentre nei bambini più grandi può insorgere il mal di testa.

Che cos'è la sinusite?
In corso di raffreddore, o di allergia, la mucosa dei seni paranasali, che sono delle cavità presenti nel cranio, si rigonfia e produce più muco. Se il loro naturale sbocco nel naso si chiude, questi non riescono a drenare il muco che ristagna. I germi proliferando al loro interno portano all’infezione dei seni paranasali chiamata sinusite.

Quali sono i sintomi più frequenti?
I bambini più piccoli hanno più spesso sintomi simili al raffreddore, come naso chiuso che cola e leggera febbre. Se il bambino sviluppa febbre 5-7 giorni dopo l'inizio dei sintomi del raffreddore, potrebbe essere un segnale di sinusite, quindi bisogna rivolgersi al medico. Diversamente da come si crede, invece, il mal di testa da raffreddore nei bambini più piccoli di solito non è dovuto alla sinusite per le ridotte dimensioni dei seni paranasali a questa età. In particolare i seni frontali, quelli più comunemente coinvolti nella cefalea di origine sinusitica, iniziano a svilupparsi attorno ai 9 o 12 anni di età. Nei bambini più grandi e negli adolescenti, i sintomi più comuni della sinusite sono: tosse che non migliora dopo i primi 7 giorni di sintomi del raffreddore, febbre, peggioramento della congestione nasale, alitosi, dolore ai denti, mal d'orecchie, gonfiore facciale. A volte mal di stomaco, nausea, mal di testa e dolore dietro gli occhi.

Come si cura?
La diagnosi viene fatta dallo specialista otorinolaringoiatra che ricerca anche eventuali fattori che aumentano la probabilità che il bambino abbia un'infezione sinusale. Si utilizzano strumenti come la fibroscopia per esplorare le cavità nasali, mentre l’imaging dei seni, come la Tac, non è raccomandato nella sinusite acuta a meno che non ci siano complicanze. Quando è presente una sinusite batterica, la maggior parte dei bambini risponde molto bene alla terapia antibiotica. Spray cortisonici nasali e/o lavaggi nasali salini vengono prescritti per accelerare il decorso. I decongestionanti da banco e gli antistaminici non sono efficaci e non devono pertanto essere somministrati. Se il bambino migliora notevolmente già entro la prima settimana di trattamento, è importante comunque completare la terapia antibiotica. In caso di importante ricorrenza dei sintomi (più di 3 mesi in un anno), lo specialista può anche considerare l’eventuale terapia chirurgica delle situazioni anatomiche predisponenti.

Si può fare qualcosa per prevenirla?
Semplici cambiamenti nello stile di vita o nell'ambiente domestico possono aiutare a ridurre il rischio di sinusite. Ad esempio, durante l'inverno, potrebbe essere utile utilizzare un umidificatore per mantenere l'umidità domestica tra il 45% e il 50%. Ciò impedirà all'aria secca di irritare i seni paranasali rendendoli meno bersaglio di infezione. Lavaggi nasali frequenti e terapie steroidee nasali periodiche, soprattutto nei soggetti particolarmente predisposti, fungono da profilassi della sinusite acuta ricorrente.