Tre bambini seduti su una panchina che giocano con tablet e smartphone e si fanno i selfie

PAROLA DI ESPERTO

di Giulia Righi, ufficio stampa AOU Meyer
Tre bambini seduti su una panchina che giocano con tablet e smartphone e si fanno i selfie

Le mani strette intorno al tablet, la testa rigorosamente puntata verso il basso, l’indice che scorre alla velocità della luce sul touchscreen. È il ritratto del bambino dei nostri tempi e l’evoluzione naturale dell’uomo: della tecnologia non si può più fare a meno. Ma non dimentichiamo il caro, vecchio, buonsenso, specie quando gli utilizzatori sono bambini. Ecco qualche dritta del pediatra.

Niente centrali uniche di comunicazione. “Non è realistico né costruttivo vietare completamente l’uso dei dispositivi elettronici come cellulari e tablet ai nostri figli – spiega il dottor Giovanni Poggi, a capo della SOSA Cura del bambino clinicamente complesso del Meyer. Ma per non compromettere il loro sviluppo psicomotorio è fondamentale che non diventino la loro ‘centrale di comunicazione’ con il mondo esterno. Il cellulare deve essere uno degli strumenti utili per comunicare, non l’unico”.

Ragioniamoci sopra. Non solo: “È importante che il bambino, prima di utilizzare tablet e cellulari, impari a usare il ragionamento: quella non è una competenza che gli può essere trasmessa dai dispositivi tecnologici”. Ci sono altri validissimi mezzi per stimolare i bambini piccoli (specialmente quelli in fascia 0-3 anni) in questo senso: “Leggere o inventare favole, usare le costruzioni, fare puzzle e, più avanti, giocare con le carte memory sono tutte attività che non dovrebbero mancare tra i giochi dei bambini nativi digitali: oltre ad aiutare a organizzare il ragionamento, la parola e la lettura, stimolano la fantasia e la creatività, mentre il gioco tecnologico è solo uno stimolo all’emulazione”.

Non sono un premio. Altra buona regola suggerita dal dottor Poggi: “Cerchiamo di evitare di lasciare questi dispositivi al bambino piccolo senza sorveglianza e condivisione da parte nostra: più volentieri utilizziamoli con lui, magari per guardare un film insieme. E non usiamoli mai come premio o incentivo per convincerli a fare qualcosa”.

Avanti con il buon esempio. Va da sé: siccome i bambini replicano quello che vedono, è importante dare il buon esempio: “Davanti ai nostri figli, cerchiamo di usare i cellulari solo per comunicare”.

Prima della nanna, no! Per evitare di subire gli effetti collaterali peggiori delle nuove tecnologie (aumento della miopia in soggetti predisposti, maggior rischio di obesità legato alla vita sedentaria, deficit di attenzione) è fondamentale limitare il tempo di esposizione dei nostri bambini ai dispositivi. Ed evitarlo in alcuni momenti della giornata: “Giochi elettronici ripetuti e monotoni prima di dormire peggiorano la qualità del sonno e la facilità di addormentamento”, conclude il dottor Poggi.