PAROLA DI ESPERTO

Buonasera, vorrei sapere qualcosa di più sulla balbuzie in età prescolare. Quando preoccuparsi? Come comportarsi? A chi rivolgersi? Grazie per quello che fate, una mamma

Risponde, Emma Lapi, logopedista AOU Meyer

La balbuzie è un'alterazione del linguaggio in cui si verifica un'interruzione del ritmo della parola: il linguaggio infatti diventa poco fluente e si interrompe a causa di prolungamenti dei suoni, ripetizioni di sillabe o pause molto lunghe durante l'eloquio. La balbuzie è caratterizzata da ripetizioni e prolungamenti di suoni soprattutto all'inizio della frase. Possiamo distinguerla in 3 forme principali: la forma tonica con allungamento dei suoni iniziali (mmm mamma), la forma clonica con ripetizione delle sillabe iniziali (pa-pa palla) e forma mista caratterizzata da una coesistenza delle prime due forme.

Tale fenomeno può riguardare non solo gli adulti, ma anche i bambini e i bambini piccoli in età prescolare (prevalentemente maschi). Fino ai 3-4 anni di età la balbuzie può essere considerata come una condizione para-fisiologica che generalmente tende a risolversi spontaneamente e in poco tempo man mano che il linguaggio del bambino si sviluppa. Quando invece la balbuzie diventa di maggiore entità influendo a lungo e/o negativamente sulla vita del bambino è importante intraprendere un percorso di valutazione specifico.

Al di sopra dei quattro anni, o in caso di forme che interferiscono notevolmente sulla comunicazione del bambino, è importante riferire la presenza di tale difficoltà al pediatra di riferimento per decidere insieme quando intraprendere una valutazione specifica. Il team di valutazione dovrebbe prevedere la presenza di più figure professionali, in particolare quella del Neuropsichiatra Infantile o del Neurologo, per escludere l'esistenza di cause organiche della balbuzie, la figure del logopedista (per valutare gli aspetti linguistici e comunicativi) e quella dello psicologo (per valutare gli aspetti emotivi e relazionali correlabili con il sintomo).

In generale, quando si rileva tale problematica, è importante adottare come genitori alcuni comportamenti utili alla promozione del linguaggio per far sì che tale sintomatologia non diventi un grande problema per il bambino. Essendo la comunicazione uno strumento molto importante per la vita di tutti noi, è indispensabile cercare di farla utilizzare al bambino con serenità: ascoltiamolo con calma, senza fretta, non anticipiamo le sue parole ed evitiamo di correggere i suoi errori o le sue imprecisioni, proviamo a parlargli lentamente (ma non troppo!), uno alla volta e facciamogli vivere questo scambio in maniera positiva e serena.