CURIOSITÀ

di Maria Vittoria Giannotti, Ufficio stampa AOU Meyer

I bambini, si sa, sono attratti dalle cose più improbabili. E può capitare che, giocando, gli oggetti in questione finiscano nel naso o nell’orecchio. Ne sa qualcosa Stefano Masi, responsabile del Pronto soccorso del Meyer. “Ne abbiamo viste di tutti i colori – spiega – dalle palline di carta alle calamite, dalla gomma piuma utilizzata per il rivestimento dei giocattoli a caramelle o legumi di piccole dimensioni”. Per mamme e papà, la visione di un corpo estraneo nelle cavità nasali o nelle orecchie dei figli rappresenta un momento decisamente choccante. “Ma è meglio evitare il panico – rassicura il responsabile del pronto soccorso – anche perché se il bambino sta bene e non ci sono problemi respiratori, non si tratta di una vera e propria emergenza. Ed è estremamente raro che un corpo estraneo nel naso possa andare a ostruire le vie respiratorie”. Si può tentare con un lavaggio nasale, ma il consiglio è quello di non accanirsi nel tentare di togliere l’oggetto, “perché il rischio è quello di farlo andare più in profondità e di rendere più difficile il compito dell’operatore che dovrà poi toglierlo”. Una cosa infatti è certa: i corpi estranei vanno rimossi. Ed è opportuno che il bambino sia visto da un dottore. “Se il medico di famiglia non è disponibile – continua Masi – allora è opportuno rivolgersi al pronto soccorso. Talvolta, per fortuna in casi rari, è necessario l’intervento di uno specialista con il fibroscopio”. Un discorso a parte è quello che riguarda le piccole pile (anche quelle, talvolta, finiscono nel naso di bambini molto curiosi di sperimentare): in questo caso occorre agire con maggiore rapidità dato che il liquido che ne fuoriesce può essere tossico.