Per richiamare l’attenzione sui disturbi alimentari che colpiscono tanti adolescenti e anche i bambini   
Fotografia di un corridoio al Meyer con luci colore lilla per richiamare l'attenzione sui disturbi alimentari

Firenze - Il Meyer si illumina di lilla per accendere l’attenzione sui disturbi alimentari. Oggi giovedì 15 marzo  i corridoi e la hall serra dell’ospedale pediatrico di Firenze si tingono del colore che è simbolo della “Giornata nazionale del fiocchetto lilla” che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi quali anoressia e bulimia che colpiscono tanti adolescenti e in modo più frequente anche i bambini. E’ quanto sottolineano nella Neuropsichiatria del Meyer, un servizio che negli ultimi anni ha conosciuto un’attività sempre più rilevante: dal 2016 sono stati 201 i pazienti in regime di ricovero e 350 quelli seguiti in day hospital.  I ragazzi che soffrono dei  disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DA) rappresentano circa il 30 % dei pazienti in carico al reparto e assorbono il 50% delle prestazioni a livello assistenziale. Cruciale per l’efficacia delle cure è il team che al Meyer si avvale di tutte le figure professionali necessarie: neuropsichiatri, psicologi, dietisti, infermieri, operatori sociosanitari, educatori e anche tecnici della riabilitazione. “I disturbi alimentari – spiegano all’équipe della Neuropschiatria infantile del Meyer - sono da alcuni anni oggetto di attenzione crescente da parte del mondo scientifico e della comunità degli operatori sanitari e sociali, in virtù della loro diffusione tra le fasce più giovani della popolazione e delle loro cause spesso complesse e dovute alla coesistenza di più fattori”.

Problematiche che insorgono anche tra i bambini. “E’ vero – proseguono - Negli ultimi anni, si è infatti ridotta la loro età di esordio, riguardando sempre più in maniera consistente anche la popolazione infantile, con un onere crescente per i servizi sanitari nazionali. La più precoce età di insorgenza della patologia e l’aumento di disturbi vanno da un estremo all’altro, passando ad esempio in modo repentino da anoressia a bulimia nervosa, pongono la necessità di un’analisi attenta dei molteplici fattori coinvolti per promuovere risposte sempre più precoci nelle fasi iniziali di malattia e appropriatezza di cure nei diversi livelli di intervento”.

Oggi, grazie ai progressi delle conoscenze, la possibilità di cura di queste malattie è piuttosto elevata, ma è necessaria una forte attenzione.  Se l’ospedale va considerato una risposta alla fase acuta della malattia, l’attenzione verso questa malattia deve essere continua e costante. “La sensibilizzazione alla gravità di questi disturbi si connota come un atto dovuto verso la sofferenza e le difficoltà che quotidianamente attraversano i nostri piccoli pazienti e le loro famiglie – concludono i professionisti della Neuropsichiatria infantile del Meyer -. Per questo oggi ci coloriamo di lilla, per restituire voce e dignità a chi soffre e alle famiglie che giorno dopo giorno, coraggiosamente lottano con tutte le proprie forze, per riconquistare la vita. E’ proprio a questi ragazzi e a queste  famiglie che dedichiamo la giornata di oggi, nell’augurio che possa essere un punto di partenza per lo sviluppo di una sempre maggiore collaborazione e fiducia, che possa abbattere il muro del pregiudizio e guidare verso la strada della guarigione”.