BUONO A SAPERSI

di Giulia Righi, Ufficio stampa AOU Meyer
disegno bambini con in mano un pandoro ed un panettone

Bufale di Natale: piccolo vademecum per sedersi a tavola nei giorni di festa senza troppi pensieri.
Ci siamo: rieccoci al Natale, con i suoi meravigliosi banchetti capaci di tenerci a tavola per pomeriggi interi. Premessa: non bisogna annegare negli eccessi, ma ugualmente non è il momento di forzarsi con diete severe. Piuttosto facciamoci furbi, e portiamo in tavola anche qualche trucco. Abbiamo tirato il camice a Fina Belli, dietista del Meyer, per chiederle qualche dritta in questo senso. Ecco i suoi consigli.

Partiamo dalla “a” di antipasto. È vero che iniziare il pranzo con della verdura può essere una buona idea?
Può essere vero, presentiamole in modo accattivante, ma non troppo elaborato, per esempio qualche insalata sfiziosa (aggiungendo anche la frutta, come kiwi e arance). Comunque in questi giorni è bello e piacevole preparare i pasti con i piatti tradizionali del nostro territorio e della nostra famiglia, con tutto il loro bagaglio di ricordi e sentimenti. Se vogliamo limitare i danni teniamo d'occhio le quantità dei cibi consumati e, se il tempo lo permette, facciamoci una bella passeggiata dopo il pranzo.

Una questione antica: meglio il panettone o il pandoro?
Tutti e due: a ben guardare, pandoro e panettone sono molto più salutari di tanti altri dolci industriali perché, se ben fatti, hanno in etichetta solo ingredienti semplici, della nostra tradizione italiana. Hanno lievissime differenze di grassi: il pandoro ne ha 16,6 grammi per etto, contro i 10,7 del panettone. Ma stiamo parlando di piccolezze: l’importante è non esagerare con le quantità, e portarlo in tavola già tagliato in fette a misura di bambino può essere una valida soluzione.

Come comportarsi dopo il pranzo di Natale? Meglio una cena leggera o il digiuno?
Il digiuno non è mai consigliato (salvo indicazioni mediche), se lo facciamo per perdere peso non è di aiuto. Dopo un pranzo abbondante, è preferibile una cena leggera, pastina in brodo e frutta, magari un'accattivante e variopinta macedonia; in ogni caso ascoltiamo sempre i segnali del nostro corpo e non lasciamoci influenzare dalla eccessiva disponibilità di dolciumi che c'è a portata di mano in questi giorni. Ricordiamoci che il Natale è un giorno, in cui è perdonabile qualche eccesso, ma dal 26 dicembre riprendiamo i nostri ritmi alimentari e non ci saranno particolari “danni”.

Limitiamo i danni: qualche trucco per condimenti che non appesantiscano le portate natalizie?
Un buon trucco può essere quello di aggiungere nell’acqua di cottura o nell’olio per condire gli alimenti salvia, rosmarino e aglio: servirà a insaporirli e in questo modo potremo diminuire la quantità di sale usata. Ricordiamoci peraltro che il sale è già presente sia nei salumi sia nei formaggi, tutti alimenti che sulle tavole natalizie non mancano. Se ai bambini piacciono, poi, anche le spezie possono aiutarci in questo senso a insaporire senza salare.

Torrone e dintorni. Ai bambini possiamo darlo?
Con cautela, perché quello duro rischia di far danni ai loro dentini e quello morbido di appiccicarcisi sopra. Ma abbiamo un’arma favolosa contro tutto questo: lo spazzolino. Ai bambini possiamo ricordare di usarlo più spesso in questi giorni di leccornie…