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PSICOLOGIA

di Cinzia Arzilli, psicologa AOU Meyer

I disturbi del sonno sono una problematica molto frequente, infatti si stima che siano presenti nel 25-40% dei bambini. Mentre una piccola percentuale dei casi richiede un intervento da parte del medico (es. apnee del sonno o movimenti periodici degli arti in sonno), il 70% presenta problemi di sonno comportamentali come difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni e risveglio precoce, che in parte possono essere dovuti ad una scarsa igiene del sonno.
Quando parliamo di igiene del sonno ci riferiamo a una serie di comportamenti che possono essere facilmente messi in pratica dai genitori e che fisiologicamente favoriscono un buon sonno notturno. Le norme di igiene del sonno riguardano l’ambiente dove il bambino dorme, alcuni comportamenti specifici nei confronti del sonno notturno e alcune attività diurne come le abitudini alimentari e lo stile di vita.
L’ambiente dove il bambino dorme dovrebbe essere tranquillo, silenzioso, poco illuminato e la temperatura della stanza non troppo elevata (20 gradi circa).

Inoltre è sempre consigliabile mantenere regolari gli orari di addormentamento serale e di risveglio al mattino, così come il sonnellino pomeridiano (per i bambini più piccoli). Un orario di addormentamento precoce (intorno alle 21) e un sonnellino diurno (fino ai 5 anni) possono aiutare il bambino a dormire più a lungo. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, se il bambino è troppo stanco avrà difficoltà ad addormentarsi e in seguito a mantenere il sonno, incorrendo in numerosi risvegli notturni e/o in un risveglio finale precoce.

Importantissimo è stabilire una chiara routine di addormentamento ovvero delle attività rilassanti da svolgere ogni sera alla stessa ora, prima di andare a dormire. Queste attività calmanti, come ad esempio leggere una fiaba o cantare una ninna nanna, possono essere svolte nella cameretta dove dormirà il bambino.

Le routine di addormentamento rassicurano il bambino e, se svolte con regolarità lo preparano al momento della nanna. Nei più piccoli il massaggio con oli e lozioni è un’efficace routine di addormentamento che agisce sia sul bambino rilassandolo, riducendone l’irritabilità e quindi i risvegli notturni, sia sulla mamma migliorandone il tono dell’umore e la qualità del sonno.

Le routine di addormentamento, non solo riducono i problemi di sonno, ma migliorano il benessere del bambino. Il contatto fisico con il genitore durante le coccole, aumenta i sentimenti di sicurezza, mentre le interazioni genitore-bambino, durante la lettura di una favola, una filastrocca o ancora nel cantare una ninnananna, stimolano il piccolo e lo rassicurano sulla disponibilità del genitore nel rispondere alle sue richieste di attenzione.

Fanno parte delle routine anche il come e il dove il bambino si addormenta, che possono influire sulla latenza di addormentamento (il tempo che il bambino impiega ad addormentarsi) e sui risvegli notturni. Talvolta infatti, possono crearsi delle associazioni disfunzionali con il sonno ovvero il bambino impiega molto tempo ad addormentarsi o non ci riesce proprio se non sono presenti specifiche situazioni (ad es. essere cullati, vedere la TV, presenza dei genitori nella stanza da letto). In questi casi, quando il bambino si sveglierà durante la notte, si troverà in un posto che non riconosce subito o in una situazione diversa da quella in cui si era addormentato e vorrà quindi ritornare fra le braccia del genitore per riaddormentarsi. Pertanto, la raccomandazione generale sull'igiene del sonno è di aiutare il bambino ad associare il letto con il sonno.
Altre norme di igiene del sonno sconsigliano l’utilizzo di dispositivi elettronici e caffeina nelle ore che precedono l’addormentamento con un effetto negativo sul sonno, con una durata ridotta, ansia all’addormentamento e aumento della resistenza al sonno.
L’utilizzo di dispositivi elettronici interferisce con il sonno inibendo la produzione della melatonina, un ormone che ci aiuta ad addormentarci, ed impegna il bambino in attività particolarmente coinvolgenti sul piano mentale che andrebbero evitate prima dell’addormentamento.
Anche l’assunzione di sostanze eccitanti e bevande energetiche, soprattutto nel tardo pomeriggio, interferisce con l’addormentamento e comporta un aumento della veglia intrasonno (il tempo notturno trascorso in veglia) e della sonnolenza diurna.