Una bambina seduta sul vasino sorride a un bambino che la guarda sconsolato e che indossa un pannolino puzzolente e tiene in mano un orsacchiotto di pezza

BUONO A SAPERSI

di Maria Vittoria Giannotti, Ufficio stampa AOU Meyer

Sono gli infortuni tipici dell’infanzia: il taglio sul polpastrello che sanguina copiosamente e la dolorosa sbucciatura sul ginocchio dopo la caduta dalla bicicletta. Per affrontare questi piccoli incidenti con la massima serenità, può essere utile farsi guidare dall’esperienza di Simone Pancani, chirurgo del Centro ustioni del Meyer. “La prima cosa – spiega l’esperto – è non farsi prendere dal panico perché alcune ferite, come quelle del polpastrello, possono davvero sanguinare molto. Restare tranquilli è importante, per non far spaventare i bambini”.

Che cosa fare? “Occorre lavare e disinfettare bene la ferita – continua Pancani – utilizzando una soluzione con proprietà antisettiche e poi tenere il dito sollevato in alto per favorire la cessazione del sanguinamento”. Si può lasciare anche la ferita esposta all’aria ma è preferibile, se il bambino non lo rifiuta, ricorrere a un cerottino. “L’ideale – suggerisce lo specialista – è lasciarlo in sede tre o quattro giorni in modo che il processo di cicatrizzazione vada avanti”. L’unica accortezza davvero utile da adottare è quella di rimuoverlo con grande delicatezza. “E, soprattutto, è consigliabile bagnare prima il cerotto, in modo che non si verifichino strappi e sia necessario ricominciare tutta procedura”. Molti studi scientifici, anche pubblicati recentemente, sfatano la convinzione che l’esposizione all’aria favorisca la guarigione da tagli e abrasioni e che sia meglio usare garze o bende. “Ma questo ha senso solo per le ferite di una certa importanza”, osserva Pancani.

Ma quando è il caso di rivolgersi al pronto soccorso? “È meglio farsi dare un’occhiata – continua - nel caso di ferite profonde, quelle in cui si verifica una perdita di sostanza e in tutti quei casi in cui non si riesca a fermare il sanguinamento dopo qualche minuto. Anche nel caso di ferite in zone particolari, tipo il viso, può essere preferibile rivolgersi ai sanitari per evitare cicatrici sul viso”. Non sempre è necessario ricorrere ai cosiddetti punti. “Dopo aver esaminato la ferita – spiega Pancani – i medici potranno anche optare per metodi di sutura meno cruenti, come le cosiddette colle”.

E la sbucciatura ginocchio? “Anche qui la procedura è la stessa: per prima cosa bisogna lavarla e disinfettarla. Poi, dopo aver dato una pomata o un unguento con proprietà antisettiche, si può procedere con un bendaggio che protegga la zona”.

Un’ultima raccomandazione, ma non meno importante: “I piccoli infortuni domestici possono essere un’occasione per controllare la situazione vaccinale del bambino soprattutto nei confronti dell’antitetanica”.