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PAROLA DI ESPERTO

a cura della professoressa Chiara Azzari, responsabile Immunologia pediatrica AOU Meyer

Capita spesso che un bambino, soprattutto in età prescolare, abbia numerosi episodi febbrili, talvolta uno al mese o anche di più. In alcuni casi si ha l’impressione che gli episodi si presentino con una cadenza regolare… Sorge allora il dubbio che si tratti di una febbre periodica. Ma cos’è una febbre periodica?

Dobbiamo innanzitutto ricordare, come già scritto nella prima puntata, che la febbre è una risposta fisiologica, cioè normale, del nostro sistema immunitario contro l’aggressione di un agente infettivo. Se un patogeno ci aggredisce, il nostro sistema immunitario organizza una difesa infiammatoria volta al distruggere quel patogeno e questa “mobilitazione” include anche la febbre.
Nella “febbre periodica” invece, non è presente un patogeno; la febbre sale perché il sistema immunitario autonomamente, fa “partire un’infiammazione” anche senza che sia presente un aggressore. È per questo che le febbri periodiche si chiamano autoinfiammatorie, proprio perché l’infiammazione è creata dal sistema immunitario senza uno stimolo esterno.

Ci sono tanti tipi di febbri periodiche, alcune estremamente rare, su base genetica, cioè causate da errori del Dna, altre più frequenti. Tra queste ultime la più conosciuta è certamente la PFAPA (acronimo inglese di Periodic Fever, aphtous faringitis, cervical adenitis, cioè febbre, faringite con placche, afte al cavo orale e linfoghiandole al collo).
Fare la diagnosi di PFAPA non è facilissimo, perché non esistono esami di laboratorio che ci diano con certezza la conferma che siamo di fronte ad una PFAPA oppure a un’altra febbre periodica. È la storia clinica, cioè la presenza di alcuni caratteristici sintomi che fanno porre al medico il sospetto di queste malattie. Ad esempio, sappiamo che la PFAPA si presenta normalmente con febbre molto elevata, che il bambino non ha altri sintomi oltre la febbre (niente raffreddore, niente tosse, niente mal d’orecchio), che gli episodi si ripetono, indisturbati e con la stessa frequenza, sia in inverno che in estate.

Per questo è molto importante parlare con il medico che, ascoltando con attenzione i genitori, potrà ipotizzare se si tratta di un bambino con tante infezioni (cioè un bambino che ha sempre qualche sintomo infettivo associato alla febbre come ad esempio raffreddore, tosse, otite, bronchite o broncopolmonite) o un bambino che in realtà oltre la febbre non ha alcun segno di infezione e che forse ha una febbre periodica tipo PFAPA.
Come abbiamo detto, le febbri periodiche sono molto diverse le une dalle altre e se la PFAPA non ha molti altri sintomi oltre la febbre, altre forme di febbre periodica sono invece caratterizzate da sintomatologie particolari e molto tipiche; anche per questo è bene rivolgersi al medico se il bambino ha ripetuti episodi di febbre.

E’ importante ricordare che nei mesi invernali anche bambini che non hanno né febbre periodica né difetti del sistema immunitario possono ammalarsi spesso, una volta al mese o più, solo perché non hanno ancora imparato ad utilizzare perfettamente le risorse immunitarie normali che possiedono. Non bisognerà essere precipitosi a fare una diagnosi di febbre periodica, spesso sarà necessario fare alcuni esami per individuare o escludere eventuali difetti immunologici ed aspettare un periodo di tempo un po’ lungo (che comprenda anche i mesi estivi) per essere certi che ci troviamo di fronte ad una febbre autoinfiammatoria.

Cosa capiterà poi negli anni successivi? Se ne andrà, un giorno, la febbre periodica?
La febbre periodica tipo PFAPA inizia normalmente verso i due-tre anni e può perdurare per tutto il periodo della scuola elementare. A un genitore appare (e lo è) un periodo molto lungo da sopportare, ma ci sono farmaci che consentono di controllare immediatamente la febbre appena si presenta e farla sparire subito in modo che, già dopo il primo giorno di febbre, i bambini potranno tornare non solo a scuola, ma tutte le loro normali attività. Ricordiamo infatti che, visto che la PFAPA non è causata da virus o batteri, i bambini non sono contagiosi e non rappresentano un rischio per i coetanei o per gli adulti che si occupano di loro; potranno quindi riornare a tutte le attività di comunità subito, appena la febbre è scomparsa. Diversamente dalla PFAPA che scompare con la crescita, altri tipi di febbre periodica possono durare anche tutta la vita; anche in quei casi, con terapie adeguate, si cercherà di controllare prontamente non solo la febbre ma anche le conseguenze dell’infiammazione che il sistema immunitario, attivandosi “a sproposito”, può causare.