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PAROLA DI ESPERTO

a cura di Franco Trabalzini, responsabile Otorinolaringoiatria AOU Meyer

La fuoriuscita di sangue dal naso, o epistassi, è molto frequente nei bambini piccoli, specialmente durante la stagione estiva. Nella porzione anteriore del setto nasale è presente il cosiddetto “Locus Valsalvae” contenente numerosi piccoli e delicati vasi sanguigni, che possono sanguinare con una certa facilità.

Le cause più frequenti sono: l’abitudine di mettersi le dita nel naso, traumi, forti raffreddori, un’esposizione eccessiva al sole o al calore, allergie e l’inserimento di corpi estranei nelle narici. Anche l’assunzione di alcuni farmaci (ad es. medicinali antinfiammatori, aspirina) può provocare epistassi.

Cosa fare? “La prima regola – spiega lo specialista - è mantenere la calma e rassicurare il bambino e restare insieme a lui, evitando di lasciarlo solo. Il sangue sembra sempre molto più abbondante di quello che è in realtà. Poi è necessario inclinare la testa del piccolo leggermente in avanti e applicare una lieve pressione con le dita per dieci minuti sulle narici fin quando il sanguinamento si ferma. Mai inclinare indietro la testa e soprattutto è opportuno evitare di assumere la posizione sdraiata. Può essere utile offrire al bambino una bevanda fredda (o un ghiacciolo) ed evitare cibi e bevande calde, bagni o docce calde, per almeno 24 ore”.

Non è quasi mai necessario chiamare il pediatra o recarsi al pronto soccorso, ma può essere opportuno farlo se l’epistassi non si ferma dopo 10 minuti di pressione delle narici, se il bambino è molto piccolo (meno di 2-3 anni) e se gli episodi di sanguinamento dal naso sono frequenti.
Altrettanta attenzione deve essere fatta se il sangue proviene solo dalla bocca del bambino, che tossisce o vomita sangue scuro (marrone) con aspetto tipo fondi di caffè.