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BUONO A SAPERSI

a cura di Erica Bencini, ginecologa pediatrica AOU Meyer

Sono ancora decine e decine le leggende metropolitane che circondano il ciclo mestruale. Proviamo a fare il punto su quelle che sono le credenze più radicate e tramandate.

Con il ciclo mestruale non si può fare il bagno in mare o la doccia. Falso! Non è proprio vero che l’acqua interrompa il ciclo o faccia male. È chiaro che il contatto con l’acqua fredda riduce o interrompe temporaneamente il flusso per l’effetto vasocostrittore della bassa temperatura.

Non si possono usare assorbenti interni se non si è ancora vergini. Falso! La membrana imenale (che è quel tessuto che copre parzialmente l’apertura vaginale) è molto elastica e non viene lacerata da un assorbente interno.

Non si devono tingere i capelli durante il ciclo. Falso! Non c’è nessuna relazione tra la tintura dei capelli e i giorni del ciclo.

Non si deve fare sport quando si ha il ciclo. Falso! Se le mestruazioni non sono particolarmente dolorose, l’attività fisica dovrebbe essere svolta regolarmente anche per migliorare l’afflusso di sangue al distretto pelvico.

Quando una donna con il ciclo coglie un fiore, questo appassisce o muore. Falsissimo! Questa leggenda, come molte delle credenze popolari, derivano dal fatto che culturalmente, in tempi passati, la donna con il ciclo era ritenuta impura, doveva essere tenuta lontano dall’acqua e doveva necessariamente stare in disparte o su un piano rialzato rispetto al resto degli abitanti della casa.
Basti pensare alle parole di Plinio il Vecchio che nel 65 a.C. scriveva: "Nulla esiste di più rimarchevole del flusso mensile della donna. Il contatto con esso trasforma il vino in aceto, i campi che ne vengono sfiorati diventano sterili, i semi nei giardini seccano, i frutti cadono dall’albero”.

Lasciamo le credenza popolari all’epoca a cui appartengono e trasmettiamo alle nuove generazioni che il ciclo mestruale di una ragazza è qualcosa di assolutamente naturale, che a partire dalla pubertà riguarda tutte le donne del mondo!