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PSICOLOGIA

a cura di Laura Vagnoli, psicologa e psicoterapeuta AOU Meyer

Le vacanze sono finite, si riparte con più energie per affrontare la quotidianità, piena di impegni. È il momento adatto per riflettere sul valore che questa esperienza riveste per bambini e ragazzi. Le vacanze, infatti, non sono solo un momento di meritato riposo e di “ricarica” prima di tornare a essere alunni, piuttosto rappresentano un’opportunità importante di crescita, se ben pensate e vissute adeguatamente.

In generale, ogni nuova esperienza aiuta ad acquisire conoscenze e competenze diverse e così anche in vacanza visitare luoghi non conosciuti e provare attività mai fatte prima, permette di sperimentarsi e ampliare i propri orizzonti. Allontanarsi dalla routine quotidiana e dallo stress che spesso ne deriva, porta tutta la famiglia a beneficiare di un tempo di condivisione, un tempo prezioso durante il quale i genitori possono dedicarsi con più calma, anche loro divertendosi e rilassandosi, al fondamentale percorso di conquista di autonomie che si sviluppa lungo tutta l’età evolutiva. Si tratta di un tempo speciale in cui la scoperta del mondo che ci circonda, della natura, della cultura, può condurre la famiglia intera a vivere insieme nuove avventure ed emozioni.
È sempre però da tenere conto, ad esempio, che i più piccoli hanno ancora la necessità di mantenere ferma una parte della loro quotidianità, come orari e abitudini, quindi al contrario che per i più grandi, troppi stimoli diversi potrebbero causare un eccessivo nervosismo e stanchezza.

Ciò che si propone va scelto pensando all’intero nucleo familiare, quindi attività che possono essere gradite da tutti; il che implica che talvolta i figli possono essere coinvolti nel mondo dei grandi e viceversa, con anche lo scopo di una maggiore conoscenza reciproca e di rafforzare i legami.
Libertà deve essere una parola d’ordine: lasciare esplorare ciò che li circonda diventa uno stimolo ad esercitare la curiosità, sia per i bambini che per gli adolescenti. È importante che possano condurre di loro iniziativa ed in prima persona le nuove scoperte in modo da esserne protagonisti. E qual è il ruolo del genitore?
È senz’altro quello di attribuire valore alle nuove scoperte partecipando emotivamente. Mai forzare dunque a fare passi che i figli non si sentono di fare ma rispettare i loro tempi, accompagnandoli ed adeguandosi ai loro bisogni, ricordando che in vacanza tutti meritano di essere liberi da stress, ansie e valutazioni.
È vero anche che qualche limite imposto dall’organizzazione o dal luogo in cui si è possono rappresentare un’opportunità di confronto con il cambiamento e quindi di crescita.

Nella programmazione di una vacanza vanno sempre considerati lo spazio del riposo, del gioco libero e della noia, che rappresentano momenti insostituibili per lo sviluppo della fantasia e della creatività.
Ed è necessario tenere presente che è certo molto più importante cosa si fa insieme ai propri figli piuttosto che dove li portiamo, quindi anche se non ci c’è stata l’opportunità di andare in qualche posto di villeggiatura, con un pizzico di magia anche la propria città può diventare luogo per stimolare la curiosità e divertirsi insieme e costruire qualche mattoncino per una crescita volta al benessere psicofisico di bambini e adolescenti.