Al via cinque progetti condivisi e quattro centri interaziendali
Foto direttori Meyer, Careggi, Uls Toscana centro con il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini

Meyer, Careggi e Asl Toscana centro fanno squadra. “Una collaborazione ad ampio raggio a livello di area vasta per offrire risposte più efficienti” commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
Le due aziende ospedaliere universitarie di Firenze, la prima specializzata sui bambini (nonché istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) e la seconda rivolta ad un pubblico anche adulto, riorganizzano infatti i propri servizi alla ricerca di rinnovate e maggiori sinergie per meglio rispondere ai bisogni dei pazienti. “L’operazione - spiegano ancora Giani e Bezzini – si accompagna ad una riorganizzazione e implementazione dei servizi”.
Nasceranno quattro centri interaziendali in corso di creazione - cardiologia, urologia, radioterapia pediatrica e nefrologia - in cui le due aziende e l’Università degli studi di Firenze condivideranno personale e risorse. Cinque progetti specifici coinvolgeranno invece l’Asl Toscana centro e saranno rivolti alla cura dell’aritmologia pediatrica, all’odontoiatrica, ai punti nascita. al coordinamento delle cure palliative e alla chirurgia con ricovero di un solo giorno.
Le novità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, con il presidente Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, il prorettore vicario dell’Università degli studi di Firenze Giovanni Tarli Barbieri, il direttore del Meyer Paolo Morello, il direttore di Careggi Daniela Matarrese e il direttore dell’Asl Toscana centro Valerio Mari. Presenti anche i direttori dei dipartimenti interessati e i professori Paola Romagnani, Lorenzo Livi e i dottori Alberto Mattei, Luca Lillo e Andrea Messeri, coinvolti in alcuni dei progetti.
L’iniziativa fa seguito alla definizione dell’accordo quadro, siglato a gennaio,. fra le aziende ospedaliero-universitarie Careggi e Meyer sui percorsi di passaggio dall’età pediatrica all’età adulta nelle malattie rare e croniche.
Il Centro interaziendale di cardiologia si occuperà di tutte quelle malformazioni congenite del muscolo cardiaco che possono insorgere negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza ma che necessitano di cure anche in età adulta, favorendo il cosiddetto processo di ‘transizione’. Un impegno importante sarà profuso sul fronte della ricerca genetica molecolare.
Il Centro interaziendale di urologia già esiste econsoliderà l’obiettivo di condividere competenze e attività di ricerca, tra cui la possibilità di utilizzare il robot chirurgico in tutti quegli interventi che ne richiedono l’impiego.
Il Centro interaziendale di radioterapia pediatrica accoglierà i bambini e gli adolescenti il cui piano terapeutico prevede la necessità di affrontare un trattamento radioterapico.
Il Centro interaziendale di nefrologia sarà il punto di riferimento per i piccoli pazienti affetti da malattie rare che riguardano i reni. I progressi compiuti dalla medicina hanno reso possibile convivere con molte di queste patologie, permettendo a bambini e adolescenti di diventare adulti: il centro sarà un punto di riferimento anche per loro, prendendosi cura della transizione.

Il progetto Ape
L’acronimo spiega l’ambito: aritmologia pediatrica e dell’età evolutiva. Il progetto vedrà la stretta collaborazione tra Meyer, Asl Toscana centro e Careggi. L’obiettivo è creare, all’interno del Meyer, un ambulatorio aritmologico per offrire ai pazienti tutte quelle attività complesse necessarie ad affrontare patologie che interessano il ritmo cardiaco: dalle extrasistole alle tachicardie, dalle brachicardie alla sindrome del Qt lungo che rappresenta un importante fattore di rischio per le morti improvvise.
Grazie alla sinergia con i professionisti dell’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri bambini e adolescenti potranno ottenere al Meyer, in un ambiente dedicato, tutti i trattamenti e le terapie farmacologiche necessarie. Sarà infatti attivata una sala di elettrofisiologia per le procedure più complesse, quali, ad esempio, le ablazioni e l’impianto di pacemaker. Questa sinergia vedrà rafforzato il coinvolgimento degli specialisti di Careggi.

Il progetto odontoiatria
Il Meyer già offre un servizio insostituibile occupandosi della cura dei denti dei bambini e adolescenti fino a diciotto anni con qualsiasi tipo di disabilità o dei piccoli a cui i medici abbiano certificato una odontofobia. Ora una convenzione con la Asl Toscana centro, e in particolare con la società di odontoiatria di Empoli, Prato e Pistoia, porterà specialisti della Asl a lavorare su turnazione al Meyer implementando l’attività dell’odontostomatologia speciale e dunque ampliando l’offerta.
L’azienda ospedaliera-universitaria di Careggi, oltre ad erogare prestazioni in tale ambito, promuoverà iniziative per implementare l’offerta assistenziale nei confronti di questa categoria di pazienti con un trattamento integrato e con un coinvolgimento del territorio per il monitoraggio dell’utenza nell’ottica delle necessaria continuità assistenziale.

Il progetto materno-infantile
In arrivo anche alcune novità nell’assistenza ai piccolissimi. Presto gli specializzandi in pediatria del Meyer amplieranno la loro formazione in ambito neonatale: dal quarto anno di specializzazione avranno infatti l’opportunità di lavorare nei diversi punti nascita della Asl Toscana centro, con un percorso di alcuni mesi che offrirà loro una esperienza a diretto contatto con i piccolissimi e permetterà di conoscere i diversi punti nascita del territorio. Saranno loro ad affiancare i neonatologi nell’assistenza ai neonati, accompagnandoli, quando necessario, nel percorso ad alta specializzazione della terapia intensiva neonatale del Meyer.
L’altra novità riguarda la creazione di un unico punto di presa in carico delle mamme, che vedrà integrarsi i professionisti della Sos Diagnosi prenatale e difetti congeniti del Meyer e del dipartimento materno-infantile del presidio Piero Palagi, con la messa in comune di competenze e macchinari ecografici necessari a diagnosi di eventuali malformazioni fetali.

Il coordinamento delle cure palliative
Per i bambini e gli adulti in una fase avanzata di malattia o che si trovano ad affrontare una patologia non guaribile, professionisti di Meyer, Careggi e Asl Toscana centro lavoreranno insieme per la presa in carico accompagnandoli nel delicato percorso di fine vita, con strutture e personale nel territorio di residenza.

Day surgery al Palagi
Nei giorni scorsi ha preso inoltre il via la collaborazione tra Meyer e Asl Toscana Centro per lo svolgimento dell’attività chirurgica in ‘day surgery’, ovvero interventi chirurgici con ricoveri di un solo giorno, da parte del personale dell’ospedale pediatrico fiorentino presso i locali del presidio Piero Palagi. La procedura è stata pensata per abbattere le liste di attesa per tutti quegli interventi programmati considerati di minore complessità clinica.
Nell’ottica di una sempre maggior sostenibilità e della possibilità di mettere a fattor comune risorse tecniche e professionali, sono stati attivate anche ulteriori collaborazioni. L’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi e l’Asl Toscana centro sono ad esempio impegnate a dare il proprio contributo nella riorganizzazione e centralizzazione della produzione dei farmaci antiblastici, nella riorganizzazione dell’officina trasfusionale, nella definizione e sviluppo delle reti in ambito di diagnostica di laboratorio, con particolare riferimento alla citofluorimetria e microbiologia, nello sviluppo dell’attività del dipartimento interaziendale del farmaco, nel coordinamento delle attività di diagnostica per immagini e medicina nucleare, nella ridefinizione del percorso di gestione in emergenza dei pazienti psichiatrici e nella revisione dei principali percorsi diagnostico terapeutici assistenziali tra ospedale e territorio su alcune delle patologie prevalenti.

(comunicato in collaborazione con gli uffici stampa di Meyer, Careggi e Università degli Studi di Firenze)