BUONO A SAPERSI

a cura di Laura Chiesi, dietista AOU Meyer

Il bambino mangia poco: è questa una delle preoccupazioni che, da sempre, affliggono schiere di mamme e di nonne. Ma siamo davvero sicuri che il piccolo di casa non si nutra abbastanza? “Se il bambino sta crescendo, gioca felice e dorme adeguatamente, sicuramente è un bambino che sta bene” tranquillizza Laura Chiesi, dietista del Meyer. La specialista ribadisce l’importanza di imparare a mangiare correttamente, fin da piccoli, ma al tempo stesso invita gli adulti a non imporre forzature che possono compromettere un rapporto equilibrato con il cibo. “È fondamentale – spiega - che i genitori rispettino i segnali di fame e sazietà dei loro figli senza forzarli e senza arrabbiarsi”. Niente costrizioni, insomma. “Uno degli accorgimenti che suggeriamo ai genitori è quello di proporre porzioni adeguate all’età del bambino, in modo che possa consumare tutto quello che ha nel piatto senza essere sopraffatto dalla quantità”. E se il bambino arriva a tavola con poco appetito? “Può capitare – rassicura la specialista – ma forse ha fatto una merenda troppo abbondante oppure troppo ravvicinata al momento del pasto. Una merenda ideale può essere un frutto o un piccolo gelato, alimenti molto digeribili che non compromettono il pasto successivo”.

Tra le raccomandazioni rivolte ai genitori, una è particolarmente impegnativa e riguarda l’esempio: i genitori devono variare il più possibile la loro alimentazione nell’arco della settimana e proporre pasti appetitosi e colorati. Anche il clima di serenità che si respira a tavola è importante. “E se il bambino dice che non ha fame, non bisogna farne un dramma, ma è meglio lasciarlo libero di esprimersi educandolo alla gioia della tavola e rispettando la sua spontaneità”.