LE STAGIONI NEL PIATTO

a cura di Elena Roselli, deitista AOU Meyer

Questo alimento ci fa muovere i primi passi nella stagione autunnale appena iniziata. Profumati e carnosi, l’ideale è raccogliere i funghi dopo una giornata di pioggia. Le specie sono davvero tante: tra le più conosciute, per citarne solo alcune, ci sono sicuramente i porcini, gli champignon, i prataioli e i prugnoli. Non tutti i funghi, però, sono commestibili, per questo, se non si è esperti, il consiglio è quello di rivolgersi alla propria Asl territoriale nel caso in cui non si sia certi del fungo raccolto. L’autunno è la stagione del fungo e questo non è un caso. Questo ortaggio, infatti, vanta come proprietà benefica principale, quella di riuscire a rinforzare il nostro sistema immunitario preparandolo a fronteggiare i primi problemi legati al cambio di stagione grazie alla presenza dei polisaccaridi. Queste sostanze, infatti, insieme al selenio, sono in grado di riequilibrare le nostre difese stimolando l’attivazione dei leucociti, responsabili della risposta alle infezioni. Un’altra caratteristica poco conosciuta dei funghi, è la presenza di vitamina B12 (che solitamente si riscontra solo nel modo animale), e delle vitamine del gruppo B che, insieme al contenuto di ferro e di potassio, aiutano a prevenire l’anemia svolgendo un’azione positiva a livello dell’apparato cardiocircolatorio.

I funghi dal punto di vista nutrizionale hanno davvero poche calorie (in media 25 calorie ogni 100 grammi di prodotto), quindi sono adatti a essere inseriti in una dieta ipocalorica. L’autunno è il periodo nel quale possono essere consumati freschi, mentre per il resto dell’anno possono essere conservati sott’olio, surgelati, oppure essiccati, pronti a rilasciare il loro caratteristico gusto e profumo in seguito alla reidratazione.

Ma proprio tutti possono mangiare i funghi? Purtroppo questa delizia autunnale non è adatta ai nostri piccolini, almeno fino ai 12-13 anni di età. Il motivo è da ricercare nella presenza di sostanze che il loro intestino non è in grado di scindere e, conseguentemente, metabolizzare. Si tratta di zuccheri come il mannitolo e il trealosio e di una sostanza presente all’interno della loro membrana cellulare. Se ne sconsiglia, dunque, anche l’uso occasionale per evitare possibili reazioni da intossicazione come vomito e diarrea che nei più piccolini possono provocare disidratazione. Negli adulti, invece, occorre prestare attenzione nei soggetti immunodepressi o in chi assume anticoagulanti o antipiastrinici, oltre, ovviamente, nei soggetti nei quali sia stata diagnosticata un’allergia specifica all’alimento.

In cucina, i funghi sono versatili per il loro utilizzo in numerose preparazioni. Partendo da una base di funghi trifolati in padella con poco olio, sale, pepe e timo, è possibile infatti realizzare deliziosi crostini, primi piatti di polenta, di pasta fresca come tagliatelle, lasagne e crepes, ed ancora secondi piatti come scaloppine di pollo o manzo, piccole polpettine di manzo oppure torte salate. Per scaldare le prime sere autunnali potete provare una vellutata di zucca e porcini.