DALLA REGIONE

A cura della dottoressa Serena Consigli, Regione Toscana

Cresce il cyberbullismo, conseguenza statistica probabilmente inevitabile con l’intensificarsi delle relazioni tra le persone che passano sempre più dalla Rete. E cresce pure il rischio di subire su internet altri tipi di violenza, anche se per due ragazzi su tre della generazione Z, tra i 14 e i 26 anni, la scuola rimane comunque il luogo più probabile dove chi, indifeso, può rimanere vittima di comportamenti aggressivi secondo l’indagine condotta da Terres des Hommes insieme a OneDay e la comunità di ScuolaZoo.

Così contro bullismo e cyberbullismo la Regione scende in campo stanziando 360 mila euro per finanziare sessantadue progetti di altrettanti comuni capofila che prevedono interventi nelle scuole e nelle associazioni sportive in collaborazione con enti del terzo settore. Se n’è parlato all’Educatorio del Fuligno a Firenze, nel corso di un convegno organizzato dalla giunta regionale con il programma Giovanisì assieme ad Anci Toscana, l’associazione dei Comuni: numeri, dati, prospettive e il racconto di alcuni dei progetti finanziati.
Il filo rosso è dare una risposta ad un fenomeno che necessita di contromisure e strumenti di lettura. Diverse le strategie pensate: dall’insegnare il rispetto della diversità alla formazione del personale scolastico, dal fornire aiuto ai genitori affinché acquisiscano maggiore consapevolezza a campagne di informazione e sensibilizzazione. Un’azione di prevenzione, con il supporto anche delle nuove tecnologie che non sono un nemico da combattere ma un mezzo da utilizzare bene o addirittura un alleato.

Il dibattito parte dai numeri, quelli dell’Agenzia regionale di sanità della Toscana illustrati da Caterina Milli e in particolare dell’indagine Edit condotta su un campione di poco più di novemila e duecento studenti tra 14 e 19 anni di ottantasei istituti scolastici.

In Toscana le ragazze e ragazzi che hanno subito nel 2022 episodi di bullismo e cyberbullismo sono stati il 16 per cento rispetto al 23 per cento del 2018. Una situazione dunque in miglioramento, con la crescita però all’interno del cyberbullismo (soprattutto a danno delle ragazze). Il 13,7 per cento degli studenti toscani intervistati dichiara infatti di esserne vittima di violenze solo in rete, un altro 22,8 confessa di aver subito l’uno e l’altro: bullismo e cyberbullismo.
Complessivamente gli episodi di cyberbullismo pesano per il 36,5 per cento, rispetto al 25,2 per cento del 2018. Tra le ragazze sono lievitati dal 28 al 44,6 per cento (quasi stazionari tra i ragazzi: dal 23,23 al 24,3 per cento). La gradazione è ampia: si va dalla presa in giro ad offese ed insulti, dall’esclusione dal gruppo e scherzi pesanti alle minacce, ed aggressioni.