Bambino in bagno si lava i denti mentre la madre li lava al fratello più piccolo che tiene sulle ginocchia

PAROLA DI ESPERTO

Bambino in bagno si lava i denti mentre la madre li lava al fratello più piccolo che tiene sulle ginocchia

Ogni sorriso di un bambino è uno spettacolo da non perdere. Ma come preservare la salute dei denti dei nostri piccoli? E, soprattutto, quando si deve iniziare a praticare una corretta igiene orale?
Roberta D’Avenia, responsabile dell’Odontostomatologia speciale pediatrica del Meyer, non ha dubbi: “La pulizia va cominciata fin dal momento in cui spunta il primo dentino – spiega – ovviamente utilizzando uno spazzolino adatto all’età”.

Le regole da seguire sono poche e molto semplici. “Fino ai due anni e mezzo – continua la dottoressa – è sconsigliato l’utilizzo del dentifricio al fluoro, che può essere facilmente ingerito e può provocare la fluorosi, un disturbo estetico che colpisce i denti. Fino a due anni e mezzo, il lavaggio deve essere fatto dal genitore con uno spazzolino asciutto. Poi, il bambino può cominciare a sperimentare in prima persona questi movimenti: così impara a prendersi cura della salute della sua bocca e la sua esigenza di autonomia viene soddisfatta. Ovviamente a quest’età, l’abilità motoria non è ancora matura e quindi è bene che il genitore supplisca a eventuali lacune per garantire un risultato adeguato. Il consiglio, insomma, è quello di affidare una prima spazzolata, di circa due minuti, alle mani esperte di mamma o papà e di permettere al piccolo di concludere l’operazione utilizzando una piccola quantità di dentifricio, con un contenuto di fluoro adatto all’età”.
I movimenti, ormai lo sanno tutti, sono quelli previsti dalla tecnica di Bass modificata: per i denti superiori si spazzola dall’alto verso il basso, partendo dalla gengiva; mentre per gli inferiori, la spazzolata deve andare dal basso verso l’alto. Vietatissima la spazzolata orizzontale. Anche sulla frequenza della pulizia le indicazioni sono molto chiare. “L’importante è non tralasciare mai mattina e sera. Per i bimbi in età scolare può essere utile anche un ulteriore appuntamento dopo la merenda pomeridiana”.

Per la prima visita dal dentista, il momento migliore è intorno ai tre anni. “Così è possibile – continua D’Avenia – intercettare precocemente eventuali malocclusioni e carie”. La regola d’oro è quella di non aspettare, per questo primo incontro, che il bambino abbia male ai denti. “Altrimenti - assicura la nostra esperta – assocerà il dolore alla figura dello specialista e l’esperienza potrebbe trasformarsi in un trauma”. Assicurare un imprinting positivo è fondamentale per evitare l’odontofobia, una paura che è già fin troppo diffusa. “Nella nostra esperienza abbiamo notato che i genitori che non affrontano serenamente la poltrona del dentista, tendono a trasmettere lo stesso stato d’animo ai figli”.
E per quanto riguarda il ciuccio? “Il succhiotto – conclude D’Avenia – è consentito e consigliato fino a due anni, poi occorre iniziare un progressivo distacco da quest’abitudine, che a lungo termine può provocare problemi di malocclusione”.