IL GIOCO È UNA COSA SERIA

di Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile, direzione scientifica Ludo-biblio AOU Meyer

Se non ci fossero gli zii… e le zie! Nella frenesia della vita moderna spesso sono proprio loro che tamponano al volo il ritardo della mamma intrappolata nel traffico, partecipano ai corsi per “nipoti adottati”, alle recite, alle feste, alle passeggiate in passeggino. Poi, vivacizzano i forum con le loro osservazioni sui nipotini, creano siti in qualità di “zii fieri” di esserlo. Regalano senza parsimonia magliette “Three Wolf Moon”, abitini “college” upper class, corsi di yoga, figurine Pokemon e Gormiti, gel, ragni pelosi, rossetti alla pesca eccetera eccetera. E comunque sia i loro regali hanno incanto e magia, come la neve bianca che Zio Bianco portò in dono agli Orsi Bruni.
Senza considerare che gli zii che da bambini hanno vissuto in prima persona marachelle e scappatelle dei genitori adesso le raccontano volentieri agli “eredi”. Inoltre, meno pressati dei genitori dai doveri educativi, ascoltano le disavventure e i dubbi dei loro “bocconcini di grana” (per dirla con Geronimo Stilton) e, volendo, trovano anche il tempo per escogitare con loro qualche leggera trasgressione alle regole della famiglia.

Tramontato, quindi, un immaginario fatto di Zio Boris, della burrascosa zia di Tom Sawer, dello Zio Tonto, o dello zio Tungsteno, o dei giamburrascheschi zii Venanzio e zie Bettina, o di avidi, abominevoli, zii alle prese con le eredità di nipotini orfani, o ancora di pro-zie incartapecorite che stampano sulle guance baci a ventosa e regalano librini di orsetti e scimmiette obbedienti e ben educati, oggi gli zii, magari single magari bellocci e democratici, sono considerati all’unisono una risorsa in più. Anzi, mentre aumentano i figli unici e prende campo il movimento Childfree (persone che non intendono mettere al mondo bambini), sono molte le persone che dopo aver sdoganato il tabù “possiamo fare a meno dei figli”, si trovano perfettamente a loro agio nei panni di moderni Zii Topolino, Paperino, Tom, Paperone, Daisy, Minnie eccetera eccetera o, per dirla in altra maniera, di quelli che si ingegnano felicemente per avere a che fare con i BDA (Bimbi Degli Altri)!
I bambini ovviamente, questo tipo di zii, li adorano e all’idea di “tutti in macchina si parte per….” non stanno nei panni dalla contentezza.
Certo che agli “zii” spetta il non facilissimo compito di tenere alta la tensione e l’attenzione!
E allora proviamoci con una serie di giochi facili facili.

Chi ride prima?. Si cerca di resistere mentre i nipotini fanno smorfie o qualsiasi cosa per far ridere la zia al volante (tranne toccarla…). Quando alla fine esausta, la zia riderà, sarà il suo turno…
Animali di fiato. Si inizia respirando contro il vetro e a turno (bastano almeno due passeggeri) si disegnano animali sulla parte del finestrino appannato. L’abilità consiste nel disegnare più in fretta possibile, mentre i “concorrenti” cercano di indovinare di che animale si tratta prima che svanisca.
Immaginatura. Per questo serve solo l’immaginazione. Mentre la macchina va, si guarda il cielo e si cerca di vedere nelle nuvole la raffigurazione di animali, facce, oggetti. Successivamente ci si confronterà con quello che vedono anche gli altri “passeggeri” e alla fine, l’immagine più bella, potrebbe diventare una storia narrata a più voci: la storia, ad esempio, dell’orco che camminava senza stivali…
Acchiappa-macchine. Nipotini e nipotine scelgono ciascuno un colore e un lato della strada e si inizierà a contare le macchine, del colore prescelto, che passeranno. Con un pizzico di fortuna se ne potranno contare più dell’altro passeggero. Tuttavia, se per caso sul proprio lato passerà una macchina del colore scelto dall’altro, mannaggia si perderanno tutte le macchine contate e si dovrà ricominciare da capo!

Se il viaggio si allunga verso la montagna, abbiamo l’ever green Contamucche: come sopra, ma, una volta scelto il lato della strada, si contano le mucche. Se poi, all’improvviso, passerà una macchina della polizia (o dei carabinieri) si perderanno i punti-mucca accumulati, ritornando allo 0!
Ovvio che, zii e nipoti all’unisono, non potranno fare a meno di Canzoni matte. Una canzone celebre con nuove parole per la stessa nota melodia. Si può persino inventare una canzone sul viaggetto, aggiungere via via un verso e, chi più ne ha, più ne metta.
E intanto: buon viaggio!