BUONO A SAPERSI

a cura della professoressa Elena Chiappini, pediatra AOU Meyer

Il modo migliore per misurare la febbre? Con un termometro elettronico da posizionare sotto l’ascella del piccolo. Parola della professoressa Elena Chiappini, pediatra del Meyer, che ha partecipato alla stesura delle linee guida della Sip (Società italiana di pediatria) per la gestione della febbre in età pediatrica. “I termometri digitali sono affidabili e rapidi, inoltre non devono essere ritarati una volta acquistati (si tarano in automatico) e non c’è bisogno di una particolare abilità per utilizzarli. Diverso è il discorso per quelli auricolari, che vanno inseriti nell’orecchio in modo corretto per rilevare la temperatura del timpano e se la manovra viene compiuta senza la necessaria esperienza, si corre il rischio di avere un risultato poco affidabile”. E per quanto riguarda la sede della misurazione? “La misurazione non è assolutamente raccomandata perché rappresenta una manovra invasiva per il bambino e la presenza delle feci, o una infiammazione delle mucose, potrebbe compromettere la precisione del risultato. Poco attendibile anche la misurazione orale, perché è poco sicura e influenzata da numerosi fattori. Inoltre non è sicura anche dal punto di vista igienico”.