IL GIOCO E' UNA COSA SERIA

a cura di Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile, direzione scientifica Ludobiblio AOU Meyer

L’inverno, si sa, è foriero di lunghi, annoiati, pomeriggi trascorsi in casa, fra succhi e merendine, qualche partita a carte con nonni consenzienti, qualche gioco al tablet o chini e intenti in una arroventata partita alla playstation. Qualche volta arriva però il soccorso amici, cugini, fratelli e voilà… il ghiaccio è rotto e lo scatenamento totale è in agguato. Serve solo una stanza un po’ sgombra da impicci, essere – se possibile – in numero pari così da poter formare le coppie essere agili di corpo e di mente e comunque i ruoli da assumere per il “dispari” sono tanti: giudice di gara, espellometro, guardatraguardo, occhioalgatto…e così via. Il progetto, nato e cresciuto a dispetto dell’Associazione Genitori disperati – A.GEN.DIS. - si articola in più momenti espressivi e si può riassumere sotto il titolo “Corse bizzarre”.

Iniziamo dalla Corsa del gambero. Si avvia dividendosi a coppie e mettendosi fronte-fronte al compagno. Entrambi dovranno piegarsi verso terra (con il sedere all’insù) e afferrarsi reciprocamente per le caviglie e… siamo pronti per la sfida. La corsa verso il traguardo avviene trottando lateralmente fino alla linea d’arrivo, senza mollare mai le caviglie del compagno. Le risate a crepapelle non mancheranno perché è ovvio che se uno si muove verso destra, l’altro si muoverà verso sinistra e viceversa.
Si procede con l’altra bizzarria: Spingi e tira. Anche in questo caso si formano le coppie e, una volta posizionati schiena contro schiena, ci si allaccia l’un l’altro con le braccia e si fissa il traguardo A-R. La gara consiste infatti nel correre fino a un determinato punto e per poi tornare indietro, al punto di partenza. Potrebbe succedere un po’ di baraonda perché chi correva in avanti sarà costretto a correre all’indietro e viceversa.

La corsa di ragno: sceglietevi un compagno e mettetevi a quattro zampe; il vostro compagno si deve mettere a quattro zampe sopra di voi di traverso, in modo che sembrate un unico corpo con otto zampe. Ora muovetevi più in fretta che potete lungo un percorso circolare, cercando di dare dei colpetti agli altri ragni per confonderli e farli deviare dalla strada La corsa della carriola - anche questo caso giocata a coppie – è divertentissima. Un giocatore si mette con le mani a terra, l’altro sta in piedi dietro di lui e lo afferra per le caviglie e qui scatta la gara: il traguardo va evitato dei primi evitando di cadere e sbattere il naso in terra. Fondamentale la presenza di arbitro in campo.
Esilarante si rivelerà la corsa detta Stringi ginocchia. Come si può già capire dall’incipit, questo gareggiamento è per singoli e consiste nel correre verso il traguardo - fissato con un nastro legato a due sedie - proprio stringendo in mezzo alle ginocchia un sasso grande come un mandarino, o in alternativa un mandarino o una mela in persona!!! Chi faccia cadere il sasso deve ripartire dall’inizio.

Sicuramente più complessa sarà per tutti la Gara della tartaruga. Qui sarà indispensabile avere un giudice, mentre tutti i concorrenti verranno bendati e si metteranno a quattro zampe, sulla linea di partenza, ormai trasformati in tartarughe. Nel momento in cui il giudice darà il via, tutte le tartarughe dovranno mettersi in moto verso il traguardo, muovendosi il più lentamente possibile ma senza fermarsi mai. in ogni momento il giudice potrà dire al concorrente che è troppo fermo e se necessario squalificato dalla gara e trasformarlo in un porta sigarette antico, ovviamente di tartaruga di sicuro molto elegante ma del tutto inutile.

Scopo della gara non essere né il primo né ultimo a tagliare il traguardo; per questo si viene bendati in modo da non sapere a che punto sono gli altri concorrenti. Fortunatamente questo significa che in ogni gara ci sono molti vincitori. Senza considerare la genialità di questa bizzarra corsa che ribalta le consuetudini: al termine della gara, infatti, saranno le tartarughe a decidere il gradimento del giudice; vale a dire se è stato buono oppure troppo severo. In caso sia reputato troppo, severo o ingiusto o inadatto le Tartarughe unite saranno autorizzate a spingerlo a terra e a fargli il solletico finché il Giudice non chieda scusa.