LE STAGIONI NEL PIATTO

a cura di Elena Roselli, deitista AOU Meyer

Il finocchio è un ortaggio protagonista della stagione fredda. Ha un sapore molto particolare che si modifica con la cottura e che ricorda l’anice: questo è dovuto alla presenza di una sostanza chiamata anetolo, un’essenza con la quale si realizzano liquori aromatici come la sambuca. Esistono due tipologie di finocchio: quello selvatico che cresce spontaneamente e viene usato come pianta aromatica e per i suoi semi, e quello dolce coltivato, dal sapore molto più delicato. Al momento dell’acquisto, per scegliere un prodotto fresco, è necessario prestare attenzione alla consistenza dell’ortaggio che deve presentarsi compatto e sodo ed al colore che deve essere bianco con le foglioline sugli steli di color verde brillante. Il modo migliore per conservarlo è sicuramente in frigo all’interno di un sacchetto di carta forato, consumandolo entro 3-4 giorni dall’acquisto per evitare il deterioramento delle numerose sostanze benefiche che lo caratterizzano. Il finocchio è composto per il 90% da acqua, per cui è un alimento con funzioni prettamente diuretiche, depurative e digestive. La presenza di anetolo, infatti, contribuisce a ridurre le contrazioni addominali, quindi può essere utile per prevenire le coliche e la formazione di gas intestinali. La componente dei flavonoidi, inoltre, lo rende un prezioso alleato femminile: queste sostanze, infatti, mimano l’azione degli estrogeni e riequilibrano i livelli ormonali alleviando i disturbi del ciclo mestruale e stimolando la produzione di latte nelle donne che allattano donando un particolare sapore dolce al latte materno. Le proprietà aromatiche dei semi vengono, invece, sfruttate per rendere più gustosi pane, taralli, salumi, liquori e per realizzare tisane utili per ridurre il gonfiore addominale e stimolare la diuresi. Una piccola nota va fatta per il consumo di tisane che non sempre sono sinonimo di bevanda salutare: anche se realizzate con i semi naturali del finocchio, infatti, le tisane al finocchio non devono essere somministrate ai bambini al di sotto dei 4 anni di vita, alle donne in gravidanza ed in allattamento per la presenza di una sostanza chiamata estragalo che può essere dannosa in queste fasi della vita.

I finocchi si prestano ad essere utilizzati in numerose preparazioni. Da crudi possono costituire l’ingrediente principale di gustose insalate invernali accompagnati da arance tagliate sottili e olive taggiasche, conditi con un filo di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Da cotti, invece, possono essere i protagonisti di contorni gratinati al forno, risotti o gustose creme di verdure. Una ricetta semplice e gustosa per far consumare questo ortaggio ai nostri bambini sono le polpettine di finocchi e patate al forno! Per realizzarle occorrono: 2 -3 finocchi di media grandezza, 4-5 cucchiai di ricotta di pecora, 1 patata lessa, 1 uovo, 4 noci tritate, 6-7 cucchiai di pangrattato, prezzemolo, noce moscata, sale, pepe e olio quanto basta. Per realizzare le polpettine lessare i finocchi e frullarli. Filtrate la crema e aggiungere l’uovo, la ricotta, la patata lessata e passata, le noci tritate e il prezzemolo. A questo punto è possibile creare piccole polpettine e ricoprirle con il pangrattato, cuocendole in forno statico a 200 gradi per circa 15 minuti girandole a metà cottura.