PER I NOSTRI FIGLI

di Angela Pittari, pediatra di famiglia

In ambulatorio: “Dottoressa le ho portato il mio ragazzo perché ha una brutta colorazione scura sotto le ascelle, pensavo fosse un residuo dell’abbronzatura della scorsa estate, ma non va via con nessun tipo di sapone, cosa sarà?”

Si tratta della cosiddetta Acantosis Nigricans, un termine scientifico un po' inquietante ma di per sé non grave, tuttavia può essere la spia di una grave situazione metabolica scompensata.
In realtà il ragazzo in questione, è seguito, dall’età di circa 6 anni, per sovrappeso che è sfociato, all’ultimo controllo, in obesità franca. La scarsa collaborazione familiare nel seguire i consigli alimentari suggeriti, la quasi assente adesione a programmi di maggiore attività fisica con predilezione per attività sedentarie hanno portato a un graduale peggioramento fino all’attuale situazione di obesità. A questa, purtroppo si sono associate alterazioni ematologiche (un sensibile aumento dei grassi e della glicemia a digiuno), un peggioramento della qualità del sonno con russamento e risvegli frequenti, una diminuzione della concentrazione e del profitto scolastico, turbe psicologiche ed emotive, disturbi del comportamento alimentare e infine una serie di manifestazioni cutanee come quella sopradetta.

La pelle, infatti è estremamente sensibile a tutte le variazioni metaboliche, le secrezioni endocrine e le alterazioni dell’equilibrio del nostro corpo. Grazie alla sua vicinanza anatomica con il tessuto adiposo sottostante, la pelle subisce modificazioni fisiopatologiche ad opera di ormoni ed altre sostanze prodotte proprio dal grasso.

Nei bambini come negli adulti obesi, è possibile osservare una vasta gamma di manifestazioni cutanee, tutte riconducibili a uno stesso meccanismo causale: disordine alimentare, incremento della glicemia a digiuno, aumento dei grassi circolanti, aumentata secrezione di insulina, perdita della sensibilità dei vari tessuti all’insulina stessa e dunque malattia metaboilica generalizzata a tutti gli organi e apparati.

Le manifestazioni più comuni di queste complesse alterazioni metaboliche a carico della pelle sono:

  • L’Acantosi Nigricans, caratterizzata da zone di pelle più scura rispetto alle zone circostanti (iperpigmentazione) di aspetto vellutato localizzate preferibilmente alle ascelle, alla base del collo, alle pieghe inguinali e intorno all’ombelico. Di solito non comporta prurito, ma è notevole la sensazione di disagio, specie negli adolescenti, in cui è frequentemente confusa con una scarsa igiene personale.
  • L’intertrigine, infiammazione a volte cronica, delle pieghe cutanee (ascellari, inguinali, sotto il seno e sotto il collo) dovuta al un continuo sfregamento di due superfici corporee contigue, zone dove il ristagno del sudore porta inevitabilmente alla macerazione della pelle che favorisce le infezioni batteriche e fungine, responsabili della cosiddetta bromidrosi (cattivo odore del sudore) anche questa di grande impatto psicologico nel soggetto.
  • L’idrosadenite una particolare infiammazione cronica, a volte debilitante, delle ghiandole sudoripare e dei follicoli piliferi in sede inguinale e ascellare (come diretta conseguenza dell’eccesso di produzione di ormoni maschili tipico dell’obesità, sia nei maschi che nelle femmine) caratterizzata da noduli dolorosi, ascessi cutanei, cisti e foruncoli. A lungo andare comporta una seria compromissione della qualità di vita del paziente.
  • Le smagliature presenti nel 40% dei bambini obesi o in sovrappeso con un’ incidenza proporzionale alla durata nel tempo dell'obesità stessa, sono un’alterazione atrofica lineare della pelle, localizzate alla superficie interna delle cosce, sui glutei, ai fianchi, al seno e alla pancia. La colorazione può variare dall'iniziale rosso-violaceo al bianco brillante tipico dello stadio avanzato. I principali fattori responsabili dell'insorgenza delle smagliature sono le rapide variazioni delle forme corporee, in associazione ad una scarsa elasticità della pelle geneticamente determinata. Comunque nella stragrande maggioranza dei casi, seppur con risvolti psicologici talora importanti, le smagliature sono un semplice inestetismo.
  • La dermatite atopica. Da studi recenti si è osservato che l’obesità può favorire o facilitare l’ insorgenza della dermatite atopica determinata da un’alterazione della barriera cutanea con perdita di acqua dallo strato superficiale della pelle e conseguente aumento della secchezza. Altri meccanismi possono portare alla comparsa della malattia: l’aumentata attività delle ghiandole sudoripare, l’infiammazione cronica della pelle e del derma e le alterazioni della microcircolazione sanguigna sottostante la cute.

Attualmente molti sono gli studi volti a correlare altre manifestazioni cutanee come la psoriasi, l’alopecia, l’irsutismo all’obesità proprio per la complessità della malattia metabolica che essa comporta a livello di tutto l’organismo fin dalla prima infanzia.