LE STAGIONI NEL PIATTO

a cura di Elena Roselli, servizio Dietetica pediatrica AOU Meyer

Il pomodoro, come molti sanno arriva dal Sudamerica: il primo popolo che iniziò a coltivarlo furono i Maya seguiti dagli Aztechi. I semi della pianta arrivarono nel vecchio continente solo intorno al 1500 quando gli spagnoli conquistarono il Messico. In Italia la diffusione della coltivazione del pomodoro avviene a partire dalla Toscana grazie a Cosimo dei Medici. Inizialmente suscitò molta diffidenza e venne impiegato soprattutto per la creazione di farmaci e come ornamento. Poi, nel 1700, la svolta: è in quest’epoca che iniziarono le prime sperimentazioni culinarie che lo porteranno a diventare uno dei simboli della dieta mediterranea nel mondo.

La coltivazione del pomodoro attraversa ben tre stagioni: la semina avviene nei primi mesi dell’anno, il trapianto va fatto in primavera per e i frutti colorano di rosso lestate. Il terreno dovrebbe essere ricco di nutrienti, avere un ph basico ed essere privo di ristagni di acqua per evitare possibili patologie delle piantine. Il pomodoro è un ortaggio molto delicato che teme gli sbalzi eccessivi di temperatura e soprattutto il gelo, per questo necessita di clima temperato e soprattutto di un ottimale esposizione al sole.

Siamo abituati a considerare i pomodori come un ortaggio, ma dal punto di vista botanico rappresentano un frutto a tutti gli effetti. Il pomodoro è un piccolo scrigno di proprietà nutritive. La vitamina dominate è sicuramente la C in grado di rinforzare il nostro sistema immunitario contro virus e batteri anche nel periodo estivo durante il quale possiamo essere facilmente soggetti a sbalzi di temperatura a causa della refrigerazione artificiale degli ambienti chiusi. Questa pianta, inoltre, deve il suo colore rosso ad un’importante sostanza, chiamata licopene avente preziose proprietà antitumorali. La presenza di vitamina A, invece, protegge la vista e la pelle dall’azione dei raggi solari. L’elevato contenuto di potassio, infine, ha un’azione tonica per l’apparato cardiocircolatorio.

Gli unici casi in cui si sconsiglia l’assunzione del pomodoro sono la calcolosi renale (a causa della presenza di acido ossalico), l’artrite reumatoide (a causa dell’istamina che può innescare allergie ed emicranie in questi soggetti) ed assunzione di farmaci anticoagulanti (per il contenuto di vitamina K).

Il pomodoro rappresenta sicuramente il re della stagione estiva. Può essere consumato crudo per la creazione di primi piatti freddi, insalate, gustosi spiedini, e per accompagnare ed arricchire secondi piatti freschi a base di formaggi come la classica mozzarella. Anche nella stagione calda il pomodoro può essere gustato cotto per realizzare un semplice ma delizioso condimento per il primo piatto oppure abbinato alle verdure di stagione (zucchine, peperoni, melanzane) con una gratinatura di pangrattato e prezzemolo da porre in formo per una mezz’ora e gustare tiepida. Una ricetta semplice e gustosa per questa estate? Bicchierini tricolore! Per realizzarli occorrono stracciatella circa 100 grammi, ricotta 300 grammi, pomodori ciliegini maturi 250 g, pane raffermo 1-2 fette, mandorle a lamelle tostate, pesto, olio, origano, sale quanto basta. Iniziate tagliando il pane raffermo a pezzettini ed ammollandolo con poca acqua in modo da ammorbidirlo. Lavate bene i pomodorini e tagliateli a piccoli cubetti ed unite il pane ben strizzato. Condite il composto con olio, sale e origano a piacere e lasciate insaporire. Nel frattempo frullate la ricotta con 2 cucchiai di pesto fino ad ottenere una crema omogenea e mettetela a riposare in frigo. Per comporre i bicchierini: iniziate a ricoprire il fondo con il composto di pane e pomodorini, procedete con un cucchiaio di stracciatella ed infine con la crema di ricotta e pesto. Guarnite con le mandorle a lamelle tostate.