PSICOLOGIA

a cura di Alessandra Bettini, psicologa AOU Meyer

“Che barba che noia, che noia che barba!” recitava così Sandra Mondaini nella sit-com con il marito per sdrammatizzare su alcuni momenti della vita.

L’estate, spesso tanto attesa da bambini e ragazzi, porta con sé la fine degli impegni scolastici, sportivi e degli incontri strutturati legati alle differenti attività che impegnano le loro giornate. Questo svuotarsi delle ore, spesso repentino, si può accompagnare a quel sentimento spiacevole di monotonia, passività e insofferenza che chiamiamo “noia” ed è legato all’assenza di stimoli coinvolgenti.

La noia è un po’ il brutto anatroccolo delle emozioni, nessuno la vuole! La nostra società, basata sulla produttività e la gratificazione istantanea, la fa sembrare qualcosa di inadeguato e indesiderabile. Così gli adulti la rifuggono per se stessi e per i propri bambini; finendo per organizzare il loro tempo anche in estate, quando si ricercano attività di vario tipo per evitare che i propri figli si annoino a casa o, addirittura, in vacanza.

Eppure la noia è così importante!
Innanzitutto è un momento fondamentale di decompressione e riposo per l’impegno costante dei mesi precedenti, permette di recuperare le energie spese così da essere pronti ad investirne di nuove, ed inoltre è un grande motore di creatività. Infatti a nessuno piace annoiarsi ed il bisogno di trovare una soluzione favorisce lo sviluppo della capacità di scoprire in autonomia nuovi stimoli.

Così facendo i bambini hanno la possibilità di imparare ad auto-intrattenersi e prendere l’iniziativa invece di far necessariamente affidamento sugli altri. Se il bambino non è abituato all’inizio può trovare difficile passare da una routine pre-organizzata dagli adulti ad una auto-organizzazione perché non sa come fare; potrebbe quindi volerci un po’ di tempo, ma riuscire a trovare soluzioni soddisfacenti in autonomia è un bel boost di autostima!

La noia, quindi, non deve farci paura.
Annoiarsi è utile per sviluppare la capacità di stare con se stessi e conoscersi, nelle proprie emozioni e nei propri pensieri, competenza fondamentale per vivere al meglio anche il rapporto con gli altri.