PAROLA DI ESPERTO

a cura di Chiara Degl’Innocenti, fisioterapista AOU Meyer

L’attività fisica costituisce un’occasione di crescita per tutti, migliora la salute e la qualità della vita e favorisce l’interazione fra coetanei e la socialità.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per attività fisica si intende "qualsiasi movimento corporeo volontario, quindi prodotto dai muscoli, che richiede un dispendio energetico inclusa l'attività lavorativa o puramente ricreativa”. La definizione include un’ampia gamma di attività, dalle normali occupazioni della vita quotidiana alle attività sportive. Per promuovere e facilitare l’attività fisica è necessario l’intervento e la collaborazione di più attori; in primis la famiglia che dovrebbe dare l’esempio, adottando e acquisendo uno stile di vita sano e attivo e privilegiando la vita all’aperto. I bambini andrebbero incoraggiati a stare all’aria aperta fin da quando sono molto piccoli, a godere del movimento, a fare passeggiate e a andare in bicicletta. E’ inoltre utile che l’ambiente domestico sia ben arieggiato ed è importante non fumare ed eliminare il più possibile eventuali agenti irritanti.

La scuola è un altro importante protagonista per sviluppare interventi educativi di promozione dell’attività fisica e sportiva, assecondando la tendenza di bambini-ragazzi a muoversi con giochi di movimento e pause attive e facilitando l’inclusione degli alunni con disabilità. Altri attori coinvolti sono sicuramente gli ambienti sanitari e la comunità che possono incoraggiare le famiglie ed i bambini-ragazzi a favorire uno stile di vita attivo; in particolare il pediatra di libera scelta svolge attività di guida nella sensibilizzazione e motivazione della famiglia rispetto ai vantaggi dell'attività fisica regolare, può suggerire l’attività più adatta al bambino nelle diverse età ed informare sulle opportunità di praticare attività fisica, anche in presenza di una condizione patologica.

L’attività fisica nei bambini e negli adolescenti include il gioco, l’esercizio fisico strutturato e lo sport e dovrebbe essere di tipo prevalentemente aerobico. I benefici dell’attività fisica dall’infanzia all’età adolescenziale sono molteplici. Per i bambini più piccoli l’attività fisica, divertente e proposta in forma di gioco, contribuisce a migliorare le condizioni di salute fisica e a promuovere lo sviluppo globale ed il benessere psicologico. Per gli adolescenti, oltre ad aumentare lo stato di benessere psico-fisico, la pratica regolare di una attività motoria migliora la qualità del sonno e l’autostima, contribuisce a gestire lo stress e a formare la personalità, permette di creare aggregazione, promuovendo anche responsabilità e senso civico.

Secondo le linee guida dell’OMS tutti i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 ei 17 anni dovrebbero praticare “almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa (ovvero durante la quale respiro e battito sono accelerati, si è accaldati e si suda: es. correre, saltare più volte, ballare a ritmo veloce..) ed esercizi di rinforzo muscolare almeno 3 volte a settimana”. Purtroppo la situazione attuale non consente la frequenza regolare a una normale attività sportiva in ambienti dedicati che garantirebbe l’aderenza a tali raccomandazioni. Con la speranza che la situazione di emergenza sanitaria rientri al più presto, nel frattempo…
Cosa possono fare i genitori per promuovere l’attività fisica?

Per i bambini sotto i 10 anni:

  • scegliere attività adeguate all’età e allo sviluppo del bambino;
  • creare luoghi sicuri in cui giocare, sorvegliando l’attività del bambino (ovviamente il livello di sorveglianza/autonomia differisce molto in base all’età);
  • limitare a brevi periodi l’utilizzo di schermi come televisori, tablet e cellulari.

Per gli adolescenti 11-17 anni:

  • incoraggiarli a fare l’esercizio fisico;
  • creare luoghi sicuri in cui si possano allenare;
  • limitare l’utilizzo di televisori, PC, tablet e smartphone per un periodo di svago specifico oltre al tempo necessario per l’eventuale svolgimento dell’attività didattica;
  • cercare di far rispettare i consueti orari per il sonno.

Attività trasversali indicate in tutte le fasce di età:

  • il movimento libero (ballo, salti, corsa, …);
  • la musica per favorire movimento/coordinazione e, nei bambini più piccoli, stimolare il linguaggio e l’apprendimento;
  • il disegno e la manipolazione per favorire la creatività, la motricità fine e gli aspetti sensoriali;
  • il gioco con i fratelli/sorelle o con i genitori;
  • lo svolgimento di alcuni lavori domestici (spolverare, passare l’aspirapolvere, apparecchiare/sparecchiare la tavola, rifare il letto…).