LE STAGIONI NEL PIATTO

a cura di Elena Roselli, servizio Dietetica pediatrica AOU Meyer

Quella degli asparagi è una coltura antica, che ha avuto origine in Mesopotamia, per poi arrivare in Egitto e in tutto il Mediterraneo. Le sue proprietà curative erano note già ai Romani.

L’asparago non presenta particolare esigenze climatiche; resiste sia a freddi intensi che a elevate temperature. Per la sua coltivazione sono da preferire terreni sabbiosi, provvisti di calcare e ben drenati in modo da permettere un rapido smaltimento degli eccessi d'acqua. La semina si effettua nei mesi invernali, mentre la raccolta avviene a inizio primavera.

Gli asparagi sono apprezzati per le loro proprietà diuretiche e depurative: sono composti per il 90% di acqua e contengono le purine che originano l'acido urico aiutando a ridurre il ristagno di liquidi e il rischio di calcoli renali. Dal punto di vista nutrizionale sono ricchi di sali minerali, come calcio, fosforo, potassio, ma soprattutto il cromo che aiuta l'insulina a trasportare il glucosio dal sangue alle nostre cellule. Sono privi di colesterolo e contengono fibre vegetali molto utili per il benessere di stomaco e intestino. L'acido folico e la vitamina B12 invece, proteggono il sistema nervoso. Inoltre sono ricchi di vitamina A, C e vitamina E che conferiscono agli asparagi proprietà antiossidanti, oltre a rinforzare il sistema immunitario. L'asparagina in essi contenuta, inoltre, ripulisce e purifica intestino, fegato, reni e polmoni. Questo ortaggio è ricco di sostanze antiossidanti e ciò lo rende utile a contrastare i segni dell'invecchiamento e a combattere gli effetti dannosi dei radicali liberi anche grazie ai carotenoidi, utili per assimilare la vitamina A.