PER I NOSTRI FIGLI

di Angela Pittari, pediatra di famiglia

Tra i compiti dei genitori vi è quello di insegnare ai propri figli attraverso l’esempio, l’igiene del corpo e, di pari passo, l’igiene intima. In genere è la mamma il riferimento dell’intero nucleo familiare in fatto di igiene del corpo, e il più delle volte è proprio lei a trasmettere un modello di vita, che non è fatto solo di azioni e abitudini ma racchiude un patrimonio culturale, una cura specifica, un’attenzione verso il proprio corpo e il benessere in generale, è anche un investimento in termini di prevenzione e di insegnamento di norme comportamentali al fine di evitare fastidiose irritazioni e conseguenti infezioni.

Dalla nascita fin quasi ai 3 anni, quando quasi tutti i bimbi raggiungono il pieno controllo sfinterico, all’igiene intima ci pensano i genitori con la detersione dell’area genitale e anale e con il cambio del pannolino. L’utilizzo di quest’ultimo, nonostante i grandi progressi per migliorarne la traspirazione e l’assorbenza, determina pur sempre un ambiente chiuso, che, insieme alla presenza della pipì e delle feci, favorisce una certa macerazione della pelle ultrasensibile dei neonati fino alla proliferazione di funghi e batteri responsabili delle frequenti dermatiti irritative di quest’area.

Epoca neonatale e del lattante. Un neonato necessita di essere cambiato dalle 10 alle 12 volte al giorno; nei mesi e negli anni successivi la frequenza del cambio del pannolino si riduce a circa 5-6 volte al giorno; nell’attendere a questo compito ai genitori o a chi si occupa del bimbo, si raccomanda di osservare scrupolosamente semplici norme igieniche come lavarsi accuratamente le mani prima e dopo il cambio, usare detergenti non aggressivi né profumati, privi di composti o additivi chimici,asciugamani di cotone dedicati e personali per tamponare delicatamente l’area ano-genitale. L’uso delle salviette umidificate, così diffuse e pubblicizzate, andrebbe limitato all’utilizzo solo fuori casa, in condizioni di impossibilità a disporre di acqua corrente e sapone. Attenzioni particolari e diverse devono essere osservate nei due sessi tenendo conto di specifiche caratteristiche anatomiche: nel neonato maschio il prepuzio, in genere molto lungo, è chiuso da un orifizio appena sufficiente a far passare la pipì e i genitori si preoccupano di non riuscire a scoprire sufficientemente il glande per un’igiene corretta. Oggi, a differenza di quanto avveniva in passato, il pediatra sconsiglia di fare manovre brusche di scollamento, per non provocare inutili sofferenze al bimbo, piccoli microtraumi e lacerazioni che, se reiterati portano alle cosiddette aderenze (cicatrici) rimovibili solo chirurgicamente in tempi successivi. Per la femmina, usare particolare attenzione alle pieghe inguinali, alle piccole e grandi labbra, dove potrebbero ristagnare residui di urina e feci. È necessario lavare attentamente con piccole quantità di detergente delicato, rispettoso del ph vulvo-vaginale e sciacquare abbondantemente sotto l’acqua corrente. In entrambi i sessi è sconsigliato l’uso di talco in polvere per asciugare la pelle umida; è stato ampiamente dimostrato come la polvere dispersa nell’aria intorno al neonato, potrebbe essere inalata con gravi conseguenze respiratorie. È buona norma, infine, asciugare accuratamente la pelle delicata dei neonati per evitare la macerazione a livello delle pieghe e le ben note e frequenti dermatiti irritative.

Età della scuola materna. Verso i 3 anni, il bambino inizia a sperimentare un po' di autonomia, in genere ha raggiunto il controllo sfinterico e durante la permanenza a scuola viene aiutato dalle maestre nella pulizia della regione ano-genitale, ma l’igiene intima è ancora curata dai genitori che, al ritorno del bimbo a casa, provvedono a un’accurata pulizia della zona con il cambio della biancheria (che raccomandiamo di cotone e preferibilmente bianca per essere lavata anche ad alte temperature).

Bambini in età scolare. Verso i 5-6 anni iniziano i primi tentativi di provvedere da soli alla propria igiene intima e, al momento dell’ingresso alla scuola elementare, è bene insegnare ai bambini poche regole precise: mai sedersi appoggiandosi alla tavoletta del water dei bagni pubblici (compresi quelli della scuola), lavarsi le mani ogni volta che si va in bagno, favorire l’uso del bidet in casa e utilizzare asciugamani personali. Qualche raccomandazione per le femminucce: lavarsi usando una piccola dose di detergente intimo, non profumato e possibilmente naturale; con movimenti che vanno dall’avanti all’indietro e non viceversa, per evitare di contaminare l’ambiente vaginale con i batteri intestinali responsabili di infiammazioni e infezioni locali; risciacquare con abbondante acqua corrente e asciugare tamponando delicatamente senza strofinare. La stessa direzione (dall’avanti all’indietro) deve essere utilizzata per la pulizia dell’ano con la carta igienica, dopo la defecazione.

Adolescenti. Alle soglie dell’adolescenza, verso gli 11-12 anni, è possibile che alcune femmine abbiano già il ciclo mestruale. In questo caso è ancora più importante che l’igiene intima e personale sia particolarmente accurata. Si consigliano detergenti a ph leggermente acido (4,5), lenitivi e rinfrescanti, specifici per le ragazze, che non danneggino il normale film idrolipidico delle mucose genitali o interferiscano con il microbiota vaginale. Soprattutto durante i giorni del ciclo è necessario lavarsi accuratamente a ogni cambio di assorbente (diverse volte al giorno), utilizzare biancheria intima comoda (mutandine classiche e non a perizoma) e vestiario non costrittivo. Si sconsiglia l’uso di deodoranti, lavande e saponi profumati poiché possono sconvolgere il delicato equilibrio naturale della zona vulvare e vaginale e aumentare il rischio di infezioni. Esagerare con l’igiene intima, d’altra parte è un atteggiamento eccessivo e negativo in quanto utilizzando troppo sapone e/ o lavandosi troppo spesso si provoca una secchezza della pelle che ingenera prurito quindi grattamento e infine ingresso di agenti infettivi.

Ai maschi si riserverà uguale attenzione per quel che riguarda le norme generali dell’igiene intima con l’accurata pulizia, a tutte le età, della zona inguinale, delle pieghe scrotali e del pene; il prepuzio che, nei primi anni di vita, può presentarsi stretto e adeso al glande, piano piano scivolerà in basso scollandosi del tutto in maniera autonoma permettendo così una pulizia completa fino al solco balano-prepuziale. Solo i particolari casi di fimosi (prepuzio strettissimo) verranno inviati dal Pediatra alla valutazione chirurgica con eventuale circoncisione.

Infine in pieno periodo puberale molti ragazzi/e trascurano non solo l’igiene intima ma anche quella personale per tanti motivi: molti non sanno come gestire e prendersi cura di un corpo in continua trasformazione con cambiamenti fisici, ormonali, cattivi odori, sudore, ciclo mestruale, acne….. Molti sono distratti da altro, sono svogliati e pigri, preferiscono chattare, guardare serie tv o giocare, piuttosto che preoccuparsi della pulizia del corpo. Altri usano questo problema per entrare in conflitto con genitori un po' troppo pressanti e affermare la loro autonomia nel gestire il proprio aspetto, il vestiario, la tinta dei capelli, i piercing…

E’ importante in questi casi, invece che essere pressanti e invadenti, invece di attaccarli e giudicarli, far capire loro che questo periodo di profondo cambiamento è un passaggio obbligato, di insofferenza verso tutti e tutto, ma alla fine il loro senso di responsabilità, anche nel prendersi cura di sé deve prevalere. L’igiene intima non si limita a una pulizia meccanica, ma va oltre la finalità immediata, significa osservare, capire, conoscere e rispettare il proprio corpo per mantenere uno stato di integrità e salute generale.