PAROLA DI ESPERTO

a cura di Sandra Trapani, pediatra AOU Meyer

I dispositivi elettronici fanno ormai parte della nostra quotidianità e il progresso tecnologico sta determinando uno smisurato aumento dell'uso dei media non solo da parte degli adulti ma anche dei bambini. I tanti dispositivi con schermo mobile in uso, dai vecchi computer portatili agli emergenti smartphone, tablet, e-book ecc. sono ormai incorporati nella vita quotidiana anche dei bambini e questo pone una sfida speciale per chi si occupa di infanzia. Come possiamo sostenere al meglio la crescita, lo sviluppo e l’apprendimento dei bambini in un mondo radicalmente cambiato dalla tecnologia? Attualmente, anche i più piccoli crescono in ambienti saturi di internet, computer, videogiochi che catturano fortemente la loro attenzione. Si stima che ogni giorno, il 29% dei bambini sotto l’anno sta davanti a uno schermo (TV, smartphone e video) per circa 90 minuti e il 64% dei bambini tra 1 e 2 anni, per oltre 2 ore in media.

Tuttavia, un'esposizione precoce e prolungata ai dispositivi elettronici dei bambini specie in età prescolare determina potenziali effetti negativi su vari aspetti della loro crescita ormai ben descritti negli ultimi anni da numerosi studi con sempre maggiori evidenze scientifiche. Tali rischi sono variabili in base all’età dei soggetti esposti e al tempo di esposizione. Tra i numerosi effetti collaterali sono ormai certe le interferenze negative sullo sviluppo neuro-cognitivo, sull'apprendimento e sul benessere in generale, specie se il bambino non condivide con il genitore tale esperienza. Inoltre il prolungato uso di dispositivi elettronici è risultato correlato ad un più facile instaurarsi di sovrappeso/obesità, di disturbi del sonno, della vista e dell’udito.
Per i bambini sotto i 3 anni, la ricerca ha dimostrato che l’uso dei dispositivi elettronici è uno strumento scadente per l'apprendimento della lingua e del vocabolario e suggerisce che può essere collegato all'acquisizione ritardata del linguaggio. Di recente è stato pubblicato su “JAMA Pediatrics” uno studio giapponese in cui viene descritta un’associazione tra tempo di esposizione agli schermi nel corso del primo anno di vita e rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico all’età di 3 anni.

Alla luce di tali evidenze cliniche i pediatri italiani, in accordo con le linee guida prodotte dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) ma anche in linea con l'American Academy of Pediatrics (AAP) suggeriscono che l'esposizione dei dispositivi elettronici nell'infanzia debba essere attentamente modulata, in particolare:
A) Si consiglia di NON usare media devices:

  • nei bambini sotto i 2 anni di età;
  • durante i pasti;
  • almeno per 1 ora prima di coricarsi;
  • in caso di programmi frenetici, applicazioni con distrazione o contenuto violento;
  • come ciuccio o pacificatore, per mantenere i bambini tranquilli in luoghi pubblici.
B) si raccomanda di limitare l’uso dei media device:
  • a meno di 1 ora al giorno nei bambini tra 2-5 anni e a meno di 2 ore in quelli tra 5-8 anni;
  • a programmi di alta qualità: i contenuti multimediali devono essere monitorati dalla famiglia;
  • solo in presenza di un adulto: i bambini dovrebbero condividere l'uso di dispositivi multimediali con caregiver/genitore per promuovere l'apprendimento e le interazioni bambino/genitore;
  • le app utilizzate e scaricate devono esse testate dal genitore prima dell'uso del bambino. Più di 80.000 applicazioni sono etichettati come educative, ma poche ricerche hanno dimostrato la loro reale qualità.

In uno studio italiano su oltre 3000 genitori di bambini sotto i 5 anni, la maggior parte (74%) ritiene che l'uso di dispositivi elettronici possa essere dannoso per la salute dei figli, ma tale consapevolezza non sempre si traduce nella capacità di evitare l'uso di MD come raccomandato, specialmente nei genitori di bambini sotto i 2 anni; risulta inoltre che metà del campione inoltre abbia cercato informazioni sui rischi legati all'uso di dispositivi elettronici, per lo più (78%) su internet e solo il 22% ha consultato il pediatra.
Si sottolinea quindi come, in un mondo dove i bambini stanno "crescendo digitali", i genitori hanno un ruolo essenziale nell'insegnare loro un utilizzo sicuro a appropriato della tecnologia e i pediatri hanno il compito di guidare e informare adeguatamente le famiglie anche su questi temi.