BUONO A SAPERSI

Una mamma scrive alla newsletter:
Buonasera, a mio figlio è stata diagnosticata una allergia ai gatti. Volevo chiedere se il bambino può andare a trovare un amichetto che ha i gatti.

Risponde Francesca Mori, responsabile Allergologia Meyer:
I bambini allergici al gatto devono evitare contatti diretti con l’animale e anche di soggiornare per lunghi periodi in ambienti dove il gatto vive. Chi è allergico al gatto è in genere allergico a tutte le relative razze (europea, siamese, angora, ecc.).
I sintomi dell’allergia agli animali si manifestano, solitamente, quando vi è un contatto diretto con l’animale, ma possono manifestarsi anche in modo indiretto se si soggiorna in luoghi dove l’animale vive. Infatti, gli allergeni del gatto e del cane restano in sospensione nell’aria per tempi molto lunghi, per accumularsi successivamente su fibre e tessuti (tappeti, tende, divani e poltrone, materassi, cuscini, vestiti).
Le concentrazioni maggiori di allergeni si trovano nelle case in cui vivono cani e gatti e possono rimanere elevati anche per 6-7 mesi dopo che l’animale è stato allontanato. Questi allergeni si possono trovare anche in ambienti che non hanno mai ospitato questi animali (scuole, uffici) perché aderiscono alle fibre degli indumenti e vengono così veicolati ovunque e causare i sintomi nei soggetti allergici.