IL GIOCO E' UNA COSA SERIA

a cura di Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile, direzione scientifica Ludobiblio AOU Meyer

Ragazzini iperattivi, scatenati, irrefrenabilmente in movimento, video dipendenti, annoiati e stanchi fin dal mattino?
Bene: scarpe comode, zainetto, borraccia d’acqua fresca e portiamoli a passeggiare nel bosco, provando a divertirci con quel che capita! Un fungo, un lombrico, un millepiedi una lumaca, una lepre in fuga: da fotografare, oppure buon occhio, un po’ di fortuna e di pazienza, per registrare il cinguettio di una rarissima poiana calzata o dei più comuni luì, fringuelli, pettirossi, tordi, merli.
Il tutto senza trascurare, sempre a costo 0, il gioco di sempre: raccogliere le foglie, straordinariamente tinte d’autunno, portarle a casa e dare l’avvio ad atelier di pura arte contemporanea

Volendo si potrebbe iniziare dal neoplasticismo di Mondrian, procurarsi una foglia di acero, poggiarla su un foglio bianco e dipingerne la sagoma con linee e forme geometriche utilizzando cere o pennarelli di colore nero, giallo blu rosso e verde.
Una foglia all’Andy Warhol potrebbe essere realizzata utilizzando tempere o acquerelli per ottenere foglie multicolor da spargere in tutta casa. Se poi, ancora fresche di tempera, fossero utilizzate come stampini per riprodurle in gran numero su un foglio extra large, l’effetto Andy sarebbe perfetto.

Non si può poi trascurare la foglia “modello graffiti”. Sarà necessario scegliere una grande foglia palmata e disegnarne la silhouette sul foglio di carta bianca. Dopo di che andrà colorata con un pastello a cera color “autunnale” che sarà in fine ricoperto da uno colore nero. Una volta che il foglio sia stato fermato con lo scotch, l’effetto graffito si otterrà togliendo con “graffi” una parte del pastello nero, che lascerà così emergere, fra i “graffi”, il colore sottostante. Per “graffiare evitare di coinvolgere il gatto di casa e dotarsi piuttosto di qualcosa di appuntito come, per esempio, uno stecchino da denti.
Men che mai si può trascurare la tecnica, forse la più celebre, del collage. Oltre a quelli astratti realizzati semplicemente ritagliando, sparpagliando e incollando le foglie a caso sul foglio, si possono creare immagini di animali partendo dalla forma delle foglie stesse e dare vita a un proprio personalissimo bestiario: un elefante, un granchio, un pinguino, un topolino, una tartaruga, un asino, oltre a immancabili quattro zampe come cane e gatto.

Inoltre le foglie raccolte, per la gioia dei più irruenti, si possono “martellare” in maniera tale che il colore della foglia, appoggiata su un foglio bianco, penetri la carta e replichi così una stampa della “foglia martellata”. Ma le foglie si possono anche “stirare” mettendole tra due fogli di carta da forno. Dopo di che, adeguatamente incorniciate, diventeranno simpatici quadretti da regalare a parenti e amici per il prossimo Natale. Non mancano ovviamente le proposte di “arte green”: basta riciclare i rotoli della carta igienica o di quella da cucina e, con le foglie incollate alle estremità, si contribuirà, grazie ai domestici alberelli, al rimboschimento della foresta dell’Amazzonia rafforzando le convinzioni ecologiche dei piccoli artisti.
Per finire, imperdibili, le foglie “frottage” modello Max Ernst. Come fare? Sovrapporre un foglio di carta sopra la foglia, magari di platano, e “strofinare” con un carboncino o una matita, in modo che la carta per la pressione esercitata acquisisca lo schema irregolare sottostante. Volendo, per un effetto molto suggestivo, si potrebbe scegliere del cartoncino nero da colorare con il pastello bianco.
Se poi alla raccolta delle foglie nel bosco, allo scatenamento fantasioso dell’arte selfmadehome, vogliamo aggiungere la visita a qualche mostra che del grande Ernst espone stupendi studi di foglie-frottage, la crescita illuminata dei piccoli artisti è assicurata.