DALLA REGIONE

di Serena Consigli, Regione Toscana

I bambini e le bambine del nido aumentano fino al 29,7% la capacità di controllare la motricità globale, la coordinazione e le abilità manipolatorie; nella scuola dell’infanzia la capacità di risolvere problemi interni a situazioni sociali cresce dell’82%; per gli alunni e le alunne della scuola primaria l’Indice di comprensione verbale, ovvero la capacità di formulare e di utilizzare i concetti verbali, migliora del 14,3%. Sono i risultati - presentati in un convegno online dello scorso settembre - di tre anni di attività di “Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza”, politica educativa della Regione Toscana, realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia, che cura il coordinamento scientifico, Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e Cepell (Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura).

“Leggere: Forte!” ha introdotto nelle scuole toscane un tempo quotidiano dedicato alla lettura ad alta voce da parte delle educatrici e degli educatori, delle insegnanti e degli insegnanti per le alunne e gli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado, a partire dai servizi educativi per la prima infanzia. Una politica educativa che, attraverso una pratica semplice e potente sviluppa le competenze cognitive di base dei bambini e dei ragazzi, potenzia le loro capacità intellettive, le loro abilità relazionali ed emotive, nonché il pensiero critico, favorendo così un rendimento scolastico positivo e lo sviluppo delle competenze della vita cosiddette “lifeskills”. In sintesi: l’esposizione all’ascolto della lettura ad alta voce favorisce il successo scolastico.