LE STAGIONI NEL PIATTO

a cura di Elena Roselli, servizio Dietetica pediatrica AOU Meyer

Il lampone non è semplicemente un frutto, ma un frutto definito “aggregato”: la sua forma ricorda, infatti, quello di un piccolo cuore costituito da tante piccole parti rotonde chiamate drupi. Ed è proprio grazie alla peculiarità del loro aspetto che questi piccoli frutti sono presenti già nella mitologia greca: il loro nome letteralmente significa, infatti, rovo di Ida. Dopo aver suscitato la rabbia di Zeus, la dea Ida gli regalò un cesto di lamponi per ottenere il perdono. Mentre li raccoglieva, però, si punse con le spine e i frutti, originariamente bianchi, si colorarono di rosso. Esistono, infatti, molte specie di lamponi dai colori più vari, rosa acceso, rosso, violaceo e bianco dorato. Le prime coltivazioni risalgono all’Asia occidentale e si sono poi diffuse nell'Europa sudorientale fino ai nostri territori. La pianta del lampone cresce spontaneamente ai margini dei boschi, in particolare nelle zone collinari fino ai 2000 metri, ma è possibile coltivarla anche negli orti tipici delle zone pianeggianti dove il clima è temperato. La pianta predilige un terreno asciutto e soleggiato, ma non ama il sole diretto. Il suo profumo è legato all’escursione termica della zona nella quale viene coltivata: maggiore sarà la differenza tra temperatura notturna e diurna, più intenso sarà il suo aroma e il suo gusto. Il lampone accompagna la fine delle nostre estati e ci prepara all’autunno grazie alle sue numerose proprietà nutritive. Questo piccolo frutto, infatti, è molto ricco di vitamina C e di sostanze antinfiammatorie come l’antocianina che contribuisce alla salute dell’apparato respiratorio e cardiaco. La vitamina B7 rende, inoltre, questo piccolo frutto un alleato prezioso per la bellezza della nostra pelle, mentre il contenuto di acido folico, lo rende adatto al consumo in gravidanza contribuendo a un salutare sviluppo del feto. Le proprietà di questa pianta, inoltre, non si limitano solo ai frutti: le foglie del lampone, infatti, sono ricche di tannini e vengono utilizzate per preparare infusi dalle proprietà astringenti e antinfiammatorie da somministrare, per esempio, in caso di diarrea o infiammazioni dell’apparto gastroenterico e respiratorio come stomatiti e mal di gola. L’unica controindicazione di questo frutto è legata alla presenza di acido ossalico che lo rende sconsigliato a chi soffre di gotta.

Alla fine dell’estate può capitare di trovare dei rovi di lamponi durante le passeggiate nei boschi. Se volete raccoglierli è bene sapere che il lampone, a differenza di altri frutti, non continua a maturare dopo essere stato staccato dalla propria pianta quindi è opportuno coglierlo quando il loro colore è rosa acceso o rosso vivo. Una volta raccolti, inoltre, i lamponi dovrebbero essere consumati rapidamente: in frigorifero, infatti, si conservano solo per 2-3 giorni, mentre è possibile congelarli e conservarli per un intero anno. In cucina questi piccoli frutti si prestano a molte preparazioni, soprattutto come elemento decorativo di torte, piccola pasticceria e cocktail. Un modo per realizzare una merenda semplice e fresca è quello di creare dei piccoli gelati senza l’utilizzo della gelatiera. Per la preparazione lavate e asciugate bene 250 grammi di lamponi e metteteli a macerare in poco succo di limone con due cucchiaini di zucchero di canna. Dopo circa 30 minuti frullateli ed uniteli a 2 vasetti di yogurt bianco. Versate il composto in stampini per il gelato oppure in piccoli bicchierini di plastica. In quest’ultimo caso, ricoprite i bicchierini con della carta alluminio e dopo ponete al centro un bastoncino di legno in modo che rimanga posizionato al centro. Riponete in freezer per almeno 2-3 ore ed in pochi passi la vostra merenda sana e golosa è pronta!