LE STAGIONI NEL PIATTO

a cura di Elena Roselli, dietista AOU Meyer

Croccanti, piccole, dolci, eccole arrivare con l’autunno… stiamo parlando delle mandorle! Questo piccolo frutto fa parte della famiglia dei semi oleosi e da molti è considerato un vero e proprio super cibo grazie alle sue numerose proprietà.

Le mandorle, infatti, sono ricche di vitamine del gruppo B, zinco e acido folico, proprietà che le rendono adatte per le mamme in dolce attesa in particolare nei primi mesi di gestazione.

La fibra contenuta in questi piccoli frutti, inoltre, agisce come un ottimo prebiotico naturale fornendo un substrato per il mantenimento della flora batterica intestinale sana e insieme ai polifenoli svolge un’azione antiossidante e antinfiammatoria.

Anche dal punto di vista dei sali minerali le mandorle rappresentano una piccola miniera di calcio, magnesio e fosforo in grado di svolgere un’azione benefica a livello delle ossa e con la presenza di ferro sono utili per combattere l’anemia.

Per godere di tutti i loro principi nutritivi, è necessario che le mandorle vengano consumate adottando un metodo molto utilizzato dai nostri nonni, ovvero la messa in ammollo durante la notte. Grazie a questo processo, infatti, è possibile eliminare facilmente la buccia marrone che agisce come inibitore degli enzimi naturali della mandorla stessa e ridurre notevolmente la presenza di anti-nutrienti, come l’acido fitico, che limiterebbero l’assorbimento da parte del nostro corpo delle numerose sostanze utili.

Le mandorle, inoltre, hanno proprietà benefiche anche per i nostri piccoli: essendo ricche di acidi grassi monoinsaturi, infatti, svolgono un’azione protettiva e di sostegno per il sistema immunitario ed il sistema nervoso centrale fornendo all’organismo energia immediatamente utilizzabile, fibra e proteine, caratteristiche che rendono la frutta secca perfetta per gli spuntini e le merende.

Ma quando possiamo introdurre le mandorle nell’alimentazione dei nostri bimbi? Innanzitutto, è necessario accertarsi che in famiglia non vi siano soggetti allergici alla frutta secca. In questo, caso, infatti, è necessario attendere i 3 anni di vita del bambino e offrire una piccola quantità di mandorle per valutare la presenza di possibili reazioni allergiche.

Laddove, invece, non sia presente questa condizione, è possibile proporre ai nostri piccole le mandorle già a partire dall’anno di età, ma solo sotto forma di farine da utilizzare per esempio per la preparazione di dolci, gelati o torte salate. Da evitare, invece, la somministrazione di frutta secca intera o piccoli pezzi (non macinati) a causa del rischio notevole di inalazione: è sempre necessario, infatti, attendere che il bimbo sia in grado di masticare il cibo completamente e di gestire il bolo alimentare all’interno della cavità orale, tappa che generalmente si compie a partire dai 3-4 anni.

Le mandorle grazie al loro sapore dolce, ma deciso, possono essere utilizzate per la preparazione di numerosi piatti. Possiamo, infatti, arricchire i primi piatti realizzando creme o salse oppure guarnire la preparazione finale con mandorle in granella. Questo frutto tagliato a lamelle, inoltre, regala croccantezza alle nostre insalate estive ed autunnali, a secondi piatti a base di carne bianca e rossa e al pesce grazie alla possibilità di realizzare gustose panature.
Per creare colazioni e merende sane e gustose per i nostri bimbi ecco la ricetta della crema di mandorle!

Per realizzarla rivestite la placca del forno con carta apposita e adagiatevi sopra 250 grammi di mandorle sgusciate. Fate cuocere per 10 minuti a 160 gradi. Una volta cotte, trasferitele ancora calde in un mixer. Frullate facendo delle piccole pause in modo che il composto non si surriscaldi. Noterete che la granella si trasformerà gradualmente in una pasta morbida ed infine in una crema morbida e profumata grazie all’olio rilasciato dalle mandorle. Trasferite il composto in un vasetto che potrà essere conservato in frigo per una settimana.
Provate la crema di mandorle sul pane tostato o per la creazione di gustose crepes.