Fotografia con operatore che consulta monitor risonanza magnetica

Firenze – È partito il progetto sperimentale di un innovativo sistema di teleconsulto tra la Radiologia dell’Ospedale pediatrico Meyer e le Unità operative di Radiologia, Pediatria, Pronto Soccorso, Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Torregalli dell’Azienda USL Toscana Centro. Il progetto, realizzato nell’ottica delle Rete pediatrica toscana, è stato reso possibile dalla convenzione stipulata tra le due istituzioni sanitarie con il supporto di Regione Toscana e di Estar, per la parte informatica.

“Con il primo teleconsulto pediatrico in Italia - spiega Claudio Defilippi, responsabile della Radiologia del Meyer - avviene lo scambio per via informatica di materiale clinico e soprattutto di immagini tra i professionisti dei due ospedali. Questo consente una risposta preventiva sulle modalità di conduzione degli esami clinici o sulla scelta diagnostica o terapeutica da effettuare. Questo sistema consente anche di chiedere ed ottenere una “second opinion”. La fase sperimentale di questa avanzata formula di teleconsulto terminerà a fine gennaio 2018, al termine del quale verrà fatta una valutazione sull’esperienza e degli eventuali correttivi. L’obiettivo è infatti quello di estendere gradatamente il teleconsulto a tutte le realtà dell’Azienda Usl Toscana Centro, includendo via a via le strutture di Prato, Empoli, Pistoia e altre strutture territoriali.

Il teleconsulto funzionerà 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. “Il sistema di teleconsulto avviene su supporto informatico messo a disposizione da Estar - prosegue Daniele Di Feo, dirigente della Radiologia pediatrica che insieme a Paolo Papadopulos amministratore di sistema, fanno parte del team del progetto - grazie al quale ogni professionista delle Unità operative di Torregalli potrà interfacciarsi con la Radiologia del Meyer per scambiare dati così da condurre indagini diagnostiche e definire diagnosi e cura”. Ogni quesito posto, contempla una risposta con firma digitale ai referti di radiologia, così come ogni richiesta avrà un ordine di urgenza con una precisa tempistica da osservare per la riposta. Infatti, come sottolinea Di Feo, “l’aspetto fondamentale del sistema è dato dalla possibilità di condividere in massima sicurezza dati sanitari per migliorare i percorsi diagnostici e di cura dei bambini”.

Nel caso le riposte tardassero? “Il sistema informatico - spiega sempre il primario Defilippi - è tarato in modo da indicare il grado di urgenza e il tempo necessario per ottenere la risposta. In base a questo il sistema notifica il ritardo nella risposta inviando una mail e un sms sul telefono mobile al referente clinico del progetto (in questo caso è lo stesso responsabile della Radiologia del Meyer, ndr), il quale dovrà provvedere ad inviare immediatamente la risposta”. Il sistema di teleconsulto appena avviato è così avanzato da consentire l’invio del quesito sanitario a un medico specifico, a un gruppo di medici o a un tecnico sanitario.

Il dottor Marco Pezzati, direttore dell’area pediatrica e di neonatologia, dell’Azienda USL Toscana centro, ha sottolineato che, “una volta a regime, il teleconsulto radiologico permetterà ai presidi ospedalieri dell’Azienda USLTc, nella prima fase e di tutta la regione Toscana successivamente, di poter scambiare con il centro di riferimento AOU Meyer fondamentali informazioni riguardanti quesiti clinici sulla specialistica radiologica in ambito pediatrico. In pratica – evidenzia il medico - sarà più facile realizzare uno dei requisiti della specifica delibera regionale (la n.84 del 2015) che stabilisce di assicurare ai bambini il miglior trattamento clinico-diagnostico possibile da tutti gli ospedali della nostra regione”.

Questa fase rappresenta lo “start-up” di un sistema di connessione sul territorio che troverà ambiti di sviluppo in tutta la Regione. Il progetto sperimentale appena partito è infatti strategico perché rappresenta la modalità applicativa della gestione multidisciplinare della Rete Pediatrica Toscana.