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We people | 1 - 2016

Editoriale

I

l salto di qualità operato dalla legge regionale

toscana n. 84/2015 rispetto al sistema delineato dal

precedente quadro normativo è rappresentato dal

passaggio da un sistema di

clinical governance

e un

mero confronto tra professionisti a un reale sistema di

governo, coordinamento e programmazione. Il Meyer è

chiamato infatti dal legislatore regionale dal 1° gennaio

2016 alla definizione:

a) dei percorsi assistenziali omogenei, anche con

l’integrazione ospedale-territorio e il coinvolgimento

dei pediatri di libera scelta, favorendo e sviluppando

la presa in carico del paziente minore di età nelle

sedi più vicine alla sua abitazione, fatte salve le

attività diagnostico-clinico-terapeutiche a più elevata

complessità;

b) le iniziative necessarie per assicurare la continuità

assistenziale e cure tempestive e appropriate;

c) di percorsi per una precoce presa in carico integrata

della grave cronicità in età pediatrica;

d) dei ruoli dei diversi soggetti che fanno parte della rete

pediatrica;

e) lo sviluppo delle conoscenze attraverso attività

formative rivolte al personale medico e delle

professioni sanitarie, in ambito pediatrico.

Come intende svolgere questo ruolo di governo e

coordinamento operativo l’Ospedale Pediatrico Meyer?

Intanto vediamo quali sono i principi ispiratori di tale azione:

1) centralità del piccolo paziente;

2) uguaglianza dell’assistenza pediatrica per tutti i

bambini residenti in Regione Toscana;

3) snellezza operative ed efficacia dell’azione;

4) rappresentatività dei vari soggetti della rete;

5) comunicazione organizzativa e informatizzazione

della rete;

6) formazione continua per una uniforme risposta

diagnostica assistenziale pediatrica;

7) promozione della salute secondo protocolli condivisi.

Nel corso degli Stati Generali della Pediatria in Toscana

tenutosi il 26 novembre 2015 è stata unanimemente

accolta una sintetica nozione che racchiude lo spirito con

cui i professionisti toscani e il Meyer intendono affrontare

questa sfida:

We people

. Il significato di questa formula è

densa e ricca. Si vuole uscire dalla logica autoreferenziale

e individualistica che talvolta caratterizza il mondo

medico, a una logica comunitaria di cooperazione

attorno alla stella polare dell’azione della rete: il bambino

e i suoi bisogni di salute. Il diritto alla salute dei bambini

e delle bambine in Toscana, la linearità dei percorsi, la

completezza di informazioni per i genitori e le famiglie

hanno bisogno di un “noi”, una rete che ha il suo

fondamento in un’alleanza, un ponte tra i professionisti e

tra i professionisti e la comunità.

Il Meyer intende offrire ai professionisti della rete servizi e

opportunità, rappresentare un crocevia, una casa comune

per i pediatri toscani con le porte e le finestre aperte al

cambiamento, cambiamento che ha coinvolto prima di

tutto la propria organizzazione aziendale con l’approvazione

del nuovo Statuto del Meyer in vigore dal 1° gennaio 2016

dove la rete pediatrica figura per la prima volta nella parte

iniziale con un apposito Titolo (“

Programmazione e sviluppo

della rete pediatrica regionale

”).

La sfida toscana della

Rete Pediatrica Regionale:

we people!