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We people | 1 - 2016
Il modello toscano
della rete pediatrica regionale
La prospettiva di lavoro si basa su una rete
non gerarchica (modello
hub and spoke
), ma sul
cosiddetto
web model
, con la valorizzazione dei
singoli nodi. Si tratta di un modello che richiede un
forte lavoro di integrazione e riconoscimento delle
reciproche competenze, di chiarezza organizzativa e di
semplificazione delle relazioni tra i nodi, garantendo
l’appropriatezza nell’utilizzo delle risorse. Proprio per
mettere a disposizione della rete pediatrica regionale
alcuni strumenti di aggregazione e di integrazione, è
nato un progetto specifico.
Nasce We people
Il progetto, che si compone di questo nuovo
magazine e del portale digitale messo a punto con
Google, rappresenta il primo supporto concreto al
lavoro in rete. Dal 12 aprile, infatti tutti i pediatri
toscani hanno a loro esclusiva disposizione una
piattaforma digitale che consente la condivisione
definizione e condivisione di protocolli clinici e PDTA,
dall’individuazione dei livelli e delle sedi di intervento in
base alla fase della malattia, attraverso un metodo di
lavoro multiprofessionale e multidisciplinare, che possa
consentire un percorso di dimissione ospedaliera e di
assistenza domiciliare condiviso da tutti i professionisti
e in sicurezza, limitando i ricoveri e le visite presso
l’ospedale pediatrico di 3° livello alla fase di diagnosi, di
follow-up periodico e di gestione delle complicanze più
importanti.
In tale percorso vengono definite in maniera puntuale
le modalità operative dei nodi della rete assistenziale
territoriale pediatrica (cure primarie, pediatri di famiglia,
servizi di assistenza domiciliare programmata e integrata,
riabilitazione, terapia del dolore e cure palliative,
psicologia e inclusione sociale).
La gestione di tali percorsi richiede la disponibilità di
supporti tecnologici per facilitare la comunicazione tra
professionisti (ad esempio teleconsulto, telemedicina,
linee dirette rivolte ai professionisti e/o ai pazienti e ai
loro familiari).
L’analisi epidemiologica rappresenta la base per la
definizione della necessità di risorse per l’assistenza
territoriale (riabilitazione, assistenza infermieristica,
dietetica, disponibilità di ausili idonei, supporti sociali)
(
Tabella IV
).
Percorso vaccinazioni
e promozione della salute
La rete pediatrica deve diventare in ogni suo nodo
parte attiva nel counseling vaccinale e nella promozione
delle vaccinazioni. Attività della rete deve essere la
sorveglianza attiva delle malattie prevenibili con vaccino
in modo da fornire agli organismi decisionali dati certi
su cui basare le scelte di prevenzione. La rete sarà
anche un’opportunità per uniformare i comportamenti
relativi alla vaccinazione e alla promozione della salute
superando così le attuali differenze nelle offerte vaccinali
e nella gratuità delle stesse
.
La rete rappresenta inoltre l’ambito di indirizzo e
sostegno alla salute tramite l’educazione alimentare,
il supporto all’allattamento al seno, l’attività fisica, la
prevenzione di incidenti e infortuni, la prevenzione della
SIDS, l’attenzione e la salvaguardia dal rischio sociale e di
maltrattamenti e abusi.
Tabella IV.
Percorso della cronicità.
• Analisi epidemiologica
• Condivisione di protocolli e PDTA (livelli e sedi di
intervento)
• Integrazione multiprofessionale e multidisciplinare
• Ruolo dei nodi della rete (territorio, pediatra di
famiglia, ospedali di base, 1° e 2° livello, ospedale
pediatrico regionale)
• Cure primarie (protesi e ausili, assistenza
domiciliare, riabilitazione, ecc.)
• Coinvolgimento delle famiglie e attenzione
alla qualità della vita (terapia del dolore e cure
palliative, tutela sociale, supporto psicologico,
ruolo delle associazioni, supporto scolastico)
• Tecnologie e informatizzazione (RIS-PACS,
teleconsulenze, telemedicina, linea diretta)
• Formazione
• Informazione
• Monitoraggio