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We people | 1 - 2016

è stato quello di avviare un lavoro di carattere tecnico-

professionale per costruire una base a disposizione

degli organismi di programmazione e di governance.

Sotto questo profilo è importante la chiarezza sul ruolo

dei vari nodi della rete pediatrica regionale, ospedali,

istituzioni e professionisti che la compongono e che ne

rappresentano il principale strumento operativo.

L’incontro ha evidenziato la volontà condivisa di

valorizzare le eccellenze già presenti, così come i progetti

di rete che, quando realizzati, hanno dimostrato di poter

dare risultati molto positivi.

I percorsi

I lavori si concentreranno inizialmente su tre dei cinque

temi discussi nel corso degli “Stati Generali”, considerati

prioritari in quanto sono ambiti a cui ci richiama

in primis

la legge regionale (

Tabella II

)

,

o di importanza strategica

per la salute dei bambini toscani:

• percorso dell’emergenza pediatrica;

• percorso della cronicità in ambito pediatrico;

• percorso delle vaccinazioni e promozione della salute.

Gli Stati Generali della Pediatria

Per sostanziare l’organizzazione della rete pediatrica

regionale, il 26 novembre 2015 il Meyer

ha promosso

gli “Stati Generali della Pediatria in Toscana”, durante

i quali sono stati approfonditi i principali temi e i

modelli per l’organizzazione e la reale costituzione di

una rete pediatrica in grado di garantire omogeneità

e appropriatezza delle cure e integrazione e continuità

tra ospedale e territorio. Il confronto si è articolato su

cinque tavoli tematici di lavoro: Percorso dell’emergenza,

Percorso della cronicità, Percorso ricerca formazione

didattica, Percorso territorio ospedale andata e ritorno e

Percorso vaccinazioni e promozione della salute. Ciascun

tavolo ha discusso e analizzato criticità e aspettative che

i pediatri impegnati nelle aziende ospedaliere e quelli che

operano sul territorio hanno in merito alla gestione delle

patologie pediatriche in Toscana. L’impegno collettivo

è stato riassunto in una sintesi dei punti comuni a tutti

i temi affrontati e nella condivisione di un modello di

lavoro in rete

(

Tabella I

)

.

È stata unanime la convinzione di dover partire

avviando un’analisi epidemiologica che descriva la

popolazione pediatrica toscana e il suo stato di salute e

una ricognizione organizzativa che analizzi le principali

attività dei reparti di pediatria e la loro organizzazione,

e i percorsi di cura seguiti dai bambini toscani. Da qui

l’importanza di poter contare sulla collaborazione con

l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana (ARS) e con

il Laboratorio Management e Sanità (MES Lab) di Pisa.

A quel primo incontro, ne è seguito uno successivo il 16

marzo di quest’anno. Lo scopo principale dell’incontro

Tabella II.

Basi normative dei percorsi.

Emergenza.

LR 84/2015, art. 33 ter

“Nei presidi ospedalieri toscani con oltre

duemilacinquecento accessi

pediatrici annui

sono assunte le iniziative necessarie per assicurare

la continuità dell’assistenza pediatrica, nonché per

garantire il diritto del minore all’accesso specifico

riservato a cure tempestive e appropriate, anche

attraverso

aree individuate fisicamente

che

garantiscano ai percorsi di permanenza nel settore

dell’emergenza urgenza le peculiari necessità del

minore, dalle

attrezzature mediche

e di assistenza

agli

spazi

ludici e di soggiorno, di diagnostica e di

cura.”

Cronicità.

LR 84/2015, art. 33 ter

“Per la grave cronicità in età pediatrica sono

istituiti percorsi per

una precoce presa in carico

integrata multidisciplinare

. I centri di riferimento

presenti in Toscana si coordinano e predispongono

protocolli condivisi

su tutto il territorio regionale

validati dalla letteratura internazionale per una

gestione in rete che garantisca la massima

qualità

,

nonché la disponibilità di cure idonee

prossime

al

luogo di residenza della famiglia.”

Tabella I

. La rete pediatrica regionale.

Tappe

Programmazione complessiva delle attività dei nodi

della rete

Definizione dei ruoli

Realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici

assistenziali

Formazione e mantenimento

Informazione

Monitoraggio e feed-back