PAROLA DI ESPERTO

a cura di Simone Pancani, chirurgo del Centro ustioni del Meyer
Disegno bambino sbucciatura bici

Sbucciature e taglietti, nell’infanzia, sono all’ordine del giorno. Cadendo, si impara e si acquisisce un piccolo bagaglio di esperienze che ci aiuta a diventare sempre più abili e a evitare gli incidenti futuri.
Simone Pancani, chirurgo del Centro ustioni del Meyer fornisce qualche consiglio utile per affrontare i momenti più critici. “La prima cosa – spiega l’esperto – è non farsi prendere dal panico perché alcune ferite, come quelle del polpastrello, possono davvero sanguinare molto. Restare tranquilli è importante, per non far spaventare i bambini”.
La prima cosa da fare è lavare e disinfettare bene la ferita. “Si può utilizzare una soluzione con proprietà antisettiche e poi è opportuno tenere il dito sollevato in alto per favorire la cessazione del sanguinamento”. Si può lasciare anche la ferita esposta all’aria ma è preferibile, se il bambino non lo rifiuta, ricorrere a un cerottino. “L’ideale – suggerisce lo specialista – è lasciarlo in sede tre o quattro giorni in modo che il processo di cicatrizzazione vada avanti”.
L’unica accortezza davvero utile da adottare è quella di rimuoverlo con grande delicatezza. “E, soprattutto, è consigliabile bagnare prima il cerotto, in modo che non si verifichino strappi e sia necessario ricominciare tutta procedura”. Molti studi scientifici, anche pubblicati recentemente, sfatano la convinzione che l’esposizione all’aria favorisca la guarigione da tagli e abrasioni e che sia meglio usare garze o bende. “Ma questo ha senso solo per le ferite di una certa importanza”, osserva Pancani. Non sempre si può risolvere il problema con una medicazione casalinga.

“È meglio farsi dare un’occhiata al pronto soccorso – continua - nel caso di ferite profonde, quelle in cui si verifica una perdita di sostanza e in tutti quei casi in cui non si riesca a fermare il sanguinamento dopo qualche minuto. Anche nel caso di ferite in zone particolari, tipo il viso, può essere preferibile rivolgersi ai sanitari per evitare cicatrici sul viso”.
Non sempre è necessario ricorrere ai cosiddetti punti. “Dopo aver esaminato la ferita – spiega Pancani – i medici potranno anche optare per metodi di sutura meno cruenti, come le cosiddette colle”.
Un’ultima raccomandazione, ma non meno importante: “I piccoli infortuni domestici possono essere un’occasione per controllare la situazione vaccinale del bambino soprattutto nei confronti dell’antitetanica” conclude Pancani.