BUONO A SAPERSI

a cura di Pamela Armi, odontoiatra, Odontostomatologia speciale, AOU Meyer

L’odontoiatria per pazienti special needs è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di dare una risposta in termini di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie del distretto oro-maxillo-faciale nelle persone con disabilità. L’errore principale che si può fare è pensare di standardizzare questa tipologia di pazienti per trovare una comune strategia terapeutica. Il paziente special needs è prima di tutto una persona con fragilità che possono essere di vario genere e grado e che per questo deve essere accolta e curata nella sua unicità.

La vera strategia terapeutica è l’individualizzazione del trattamento odontoiatrico volta a dare le stesse possibilità di cura a ogni paziente, in termini di qualità ed efficacia, compatibilmente con il suo quadro clinico di base e il suo grado di collaborazione.
Ogni paziente dovrebbe affrontare un percorso individualizzato che prevede vari step da parte dell’operatore. In primo luogo l’odontoiatra al quale è inviato il paziente dovrebbe acquisire tutte le informazioni sullo stato medico di base ed eventualmente sul suo profilo neuropsichiatrico dagli altri specialisti che hanno in cura il bambino. Una volta conosciuta la storia clinica, dovrebbe essere dedicato del tempo all’ascolto dei genitori o caregivers. Quest’ultimi sono coloro che più di tutti conoscono il paziente, che passano più tempo con lui e che lo possono presentare come persona, oltre a farci partecipi delle loro aspettative rispetto al nostro trattamento.
Questa fase di acquisizione di informazioni e di ascolto è finalizzata alla migliore accoglienza possibile nei confronti del bambino. Possiamo così arrivare a visitare il piccolo paziente mettendo in atto le metodiche di approccio psicologico più idonee.

Durante la visita oltre a valutare il quadro clinico odontoiatrico, valuteremo il grado di collaborazione del piccolo paziente e il miglior canale comunicativo per entrare in empatia con lui.
Solo successivamente unendo tutte le informazioni indirette e dirette che abbiamo raccolto possiamo elaborare una trattamento terapeutico individualizzato e condividerlo con i colleghi e con i genitori per sviluppare una buona alleanza terapeutica chiarendo gli obbiettivi delle nostre cure.