CURIOSITA'

di Giulia Righi, Ospedale pediatrico Meyer
Bambino con tazzina

Alzi la mano chi nell’ultimo mese ha saltato la colazione almeno una volta. E invece iniziare la giornata dopo il digiuno notturno con il giusto apporto nutritivo è il segreto per non alterare il ritmo alimentare del resto della giornata. Parola di esperta, anzi espertissima. Fina Belli è la responsabile del servizio di Dietetica del Meyer e di bambini poco propensi a questo primo pasto mattutino ne vede quotidianamente.

Un vero e proprio pasto. Ma come mai è così importante non “toppare”? “Ricordiamoci che si tratta di un vero e proprio pasto, il primo della giornata dopo il riposo, quando l’organismo ha bisogno di riattivarsi - spiega - I bambini che lo saltano arrivano affamati all’intervallo della mattina, tendono dunque a esagerare con la merenda e in questo modo innescano un meccanismo sbagliato: a pranzo non avranno di nuovo fame e invece arriveranno allo snack pomeridiano nuovamente affamati”. Questo cortocircuito “dell’orologio dello stomaco” spiega come mai molti studi mettano in relazione l’assenza di colazione da bambini con un aumentato rischio di obesità da grandi. Facciamo tesoro del detto popolare “colazione da re, pranzo da principe, cena da povero”.

Dolce vs salato. Ma come deve essere una buona colazione? “È il momento della giornata in cui possiamo concedere ai bambini (e anche agli adulti) qualche piccolo ‘peccato di gola’, perché l’organismo in questa fase tende al consumo e non all’accumulo”, ricorda la dottoressa. Per chi ama il dolce, allora, ben venga una tazza di latte (o latticini, come uno yogurt) accompagnata da cereali (ovvero: pane o fette biscottate con marmellata, o biscotti). Oppure, per fare un esempio pratico: per un bimbo di 7-10 anni può essere adeguata una colazione composta da 200 ml di latte o un vasetto di yogurt con una fetta di pane da 50-60 g o 4 fette biscottate con un cucchiaino di marmellata oppure, ogni tanto, 40 grammi di biscotti secchi. Per chiudere in bellezza sarebbe inoltre perfetto aggiungere un frutto che garantisca al bambino il giusto apporto di fibre”.

Per i piccoli che invece propendono per il salato, un’alternativa approvata dalla nostra dietista può essere costituita da una fetta di pane con l’olio o con il pomodoro, oppure da un piccolo toast poco farcito o da una fetta di pane con affettato magro, o anche da un piccolo trancio di schiacciata, accompagnati da un bicchiere di latte. Dolce o salato che sia, la parola d’ordine deve essere sempre e comunque una: “Varietà: cerchiamo di fare al bambino proposte diverse, per abituarlo a una dieta bilanciata e mai monotona”, ricorda Fina Belli.

Minuti contati: il trucco è portarsi avanti. E se la colpa della colazione saltata è la grande fretta della mattina? “Lo consigliamo sempre ai genitori dei nostri pazienti: proviamo a mettere la sveglia dieci minuti prima, per iniziare con più calma la giornata (a tutto beneficio anche dei grandi) - suggerisce la dottoressa - Oppure avvantaggiamoci la sera, magari apparecchiando insieme un angolo del tavolo, così da creare un piccolo rito condiviso”. Importante ricordare che i bambini imparano per imitazione quindi se vogliamo che i bambini inizino la giornata correttamente facendo colazione anche gli adulti devono farla.