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22

We people | 1 - 2016

Appropriatezza

I

l 16 maggio 2016 è apparso sulla prestigiosa rivista

British Medical Journal

(BMJ) un articolo

1

che

annunciava e commentava un importante documento

del

National Institute for Clinical Excellence

(NICE)

2

.

Si tratta della linea guida dedicata alla transizione,

cioè a tutte le attività relative al delicato fenomeno del

progressivo trasferimento di pazienti dalle strutture

sanitarie pediatriche a quelle per adulti.

Il fenomeno della transizione non è nuovo ed è stato

oggetto di numerose riflessioni che lo hanno assimilato

a un vero e proprio sistema complesso. Già nell’anno

2002, un intero numero della rivista

Pediatrics

, riportava

i risultati di una Consensus Conference dedicata

all’argomento, a testimonianza del crescente interesse

per il fenomeno

3

.

Lo stesso termine “transizione” è stato adottato per

distinguerlo dal termine “trasferimento“. Il primo allude

a un processo che necessita di essere preceduto e seguito

da una preparazione (un processo, appunto), la quale

dovrebbe garantire un appropriato passaggio dai servizi

pediatrici a quelli dell’adulto, mentre il secondo definisce

un evento discreto.

L’emergere della cronicità in ambito pediatrico (stime

dell’University of Michigan [

Children with Chronic

Conditions

] riportano prevalenze tra il 15 e il 18%) e

il miglioramento della qualità delle cure, spiegano il

crescente interesse per il fenomeno. Tali eventi hanno

infatti prodotto un aumento di pazienti pediatrici che

raggiungono l’età adulta e che necessitano di una

prosecuzione dell’assistenza che sia all’altezza del

complesso sistema di cambiamenti che caratterizza

questa fase della vita.

Con il consueto rigore metodologico, il NICE elabora

il suo documento sulla transizione a partire da una

ricerca sistematica della letteratura scientifica, in modo

tale da rendere trasparenti e riproducibili le prove

bibliografiche a sostegno delle raccomandazioni di

buona pratica clinica.

Come chiariscono gli autori dell’articolo i valori cui

lo sviluppo della linea guida si è ispirato sono quelli

della partecipazione, condivisione e valorizzazione del

coinvolgimento dei pazienti e/o dei rappresentanti dei

pazienti. Si tratta della ri-proposizione di un principio

già valorizzato da tempo e ritenuto di vitale importanza

affinché le decisioni relative all’appropriatezza delle

cure siano prese in accordo ai valori e alle necessità

reali dei pazienti.

L’articolo del BMJ riporta

le principali

raccomandazioni

elaborate all’interno del documento

del NICE:

• è enfatizzato il ruolo di una figura di riferimento

(

named worker

) dedicata al processo di transizione

di ogni singolo paziente (e dei suoi familiari), che

lo accompagni in questo percorso complesso. Il

named worker

può avere diversi profili professionali,

mentre è sottolineata la necessità di mirare alla

personalizzazione del rapporto con il paziente e alla

competenza in materia di organizzazione dei servizi. Il

suo è infatti un ruolo di guida e di regia del processo

di transizione che, talvolta, richiede la concertazione

di molteplici istanze di non facile gestione;

• è raccomandata la compilazione di un documento

personale del paziente, da redigere prima dell’avvio

del trasferimento ai servizi per l’adulto. Il “personal

folder” deve contenere informazioni sanitarie

e biografiche del paziente, tali da consentire

l’esplicitazione della sua condizione medica, ma

anche e soprattutto del suo vissuto di malattia e delle

Salvatore De Masi, Klaus Peter Biermann

Clinical Trial Office, AOU Meyer

Il sistema complesso delle

“transition clinics”